Federazione italiana medici di medicina generale: Prorogare le Usca almeno fino al 31 dicembre data la ripresa del numero dei contagi Covid

Prorogare le Usca almeno fino al 31 dicembre in virtù della ripresa del numero dei contagi e della particolarità della popolazione del Friuli Venezia Giulia, con una considerevole parte di persone anziane: questa la proposta alla Regione da parte della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) maggiore sindacato nazionale del settore che in Friuli Venezia Giulia conta più di 300 iscritti. La proposta arriva dopo la scadenza delle Usca, unità speciali di continuità assistenziale che tanto erano state utili nella fase dell’emergenza sanitaria nella gestione domiciliare delle persone positive al Covid-19, anche nei casi di comunità come scuole e aziende in cui il contagio si propagava. Unità che dal 1° luglio sul territorio regionale sono state sostituite dalle Uca (unità di continuità assistenziale) creando però delle problematiche gestionali, dalla definizione dei turni ai compensi per i medici. Non in tutte le regioni italiane si è proceduto in questo modo.

Segretario regionale Fimmg Fvg dottor Fernando Agrusti

“Come in Emilia Romagna – spiega il segretario regionale Fimmg Fvg dottor Fernando Agrusti – dove la Regione ha prorogato le Usca sino a fine anno. Una scelta che riteniamo possa essere utile in questo momento in cui vediamo come la diffusione del contagio stia riprendendo forza soprattutto tra la popolazione anziana, che qui in Friuli Venezia Giulia è molto ampia. Siamo nel mezzo di un picco pandemico ed è meglio non abbassare la guardia. In questi mesi di proroga si potrebbe poi aprire un confronto tra medici e amministrazione regionale su come gestire al meglio le unità sia in termini di orari che di retribuzione. I medici di medicina generale sono stati in prima linea fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria e continueranno a fare il loro dovere, non ci tiriamo di certo indietro: solo chiediamo di non interrompere un sistema che funziona e nel frattempo dialogare sulla gestione della pandemia una volta finita l’emergenza insieme ai vari portatori d’interesse”.