Finanze: Fitch attribuisce rating A- alla Regione Fvg. Soddisfatto Fedriga, per il PD si tratta di continuità con percorso virtuoso del passato

– “Il giudizio dell’agenzia Fitch conferma la stabilità economica al Friuli Venezia Giulia e attribuisce un importante riconoscimento delle competenze e del senso di responsabilità con cui è amministrata la nostra Regione. Un’attestazione, da parte di una realtà accreditata ai più alti livelli in tutto il mondo, che ribadisce il buon operato della Giunta anche sotto il profilo finanziario e che, in un momento politico complesso, rappresenta un segnale importante per i cittadini e le imprese della nostra regione”.

Questo il commento del governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, all’assegnazione da parte dell’agenzia di rating Fitch del giudizio A- sull’affidabilità economica e finanziaria dell’Amministrazione regionale, che risulta decisamente superiore rispetto a quello dello Stato italiano.

Nello specifico, Fedriga ha rimarcato che “l’analisi di Fitch evidenzia il basso livello di indebitamento dell’Amministrazione e le sue quote di autonomia finanziaria quali elementi di merito. A essere giudicato particolarmente positivo è stato inoltre il fatto che le contribuzioni alle manovre di finanza pubblica statale siano soggette ad accordi bilaterali con lo Stato”.

L’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, ha dunque evidenziato che “il sistema di giudizio applicato da Fitch consente al rating della Regione, in determinate condizioni di autonomia e con dei limiti, di essere superiore a quello dello Stato. È il caso del Friuli Venezia Giulia, che ha ottenuto un giudizio A-, ben 2 livelli al di sopra dell’Italia, che ha invece un rating BBB con outlook negativo. La nostra Regione è quindi sul podio in Italia assieme alle Province autonome di Trento e Bolzano, le quali hanno, però, compartecipazioni alle entrate più elevate, che permettono di conseguenza di esercitare le proprie prerogative in maniera ancor più efficiente”.

Zilli ha infine spiegato che “la metodologia di Fitch prevede un rating intrinseco, il quale non ha un valore ufficiale ma è comunque rappresentativo, che prescinde da quello nazionale e vede la Regione raggiungere il giudizio AA+, ovvero 7 livelli sopra lo Stato e solo un livello al di sotto del massimo assoluto che è la famosa tripla A. L’analisi compiuta dalla società valuta l’attività complessiva della Regione, gli investimenti effettuati, lo stato delle società partecipate e, in generale, tutto quello che comporta l’utilizzo di denaro pubblico. La Giunta è quindi estremamente soddisfatta di questo risultato perché conferma la validità delle azioni avviate, che hanno permesso di razionalizzare e valorizzare l’utilizzo delle risorse regionali attraverso appositi strumenti normativi e finanziari”. Fin qui la posizione della maggioranza del governo regionale, ma il Partito democratico la pensa diversamente: “Il rating di Fitch si pone in continuità con un percorso virtuoso che è stato perseguito e stabilizzato negli anni passati, a partire dalla ristrutturazione di Banca Mediocredito e delle partecipate. Il cambio di agenzia di valutazione permette di evidenziare meglio le caratteristiche positive del sistema Fvg, ma considerate a prescindere dal giudizio negativo formulato sull’Italia, di cui la nostra Regione partecipa”. Lo afferma Renzo Liva, commentando il giudizio A- assegnato alla Regione Fvg da parte della società di rating Fitch.
“Il vero problema che l’entusiasmo di Fedriga vorrebbe occultare – precisa Liva – è lo stato in cui versa la reputazione finanziaria dell’Italia. Se prova fosse necessaria, basterebbe guardare l’impennata della fiducia dei mercati a fronte della prospettiva di un cambio di Governo. L’abbandono del Governo da parte di Salvini può far solo bene all’Italia” .
Per Liva “se il lusinghiero giudizio di Fitch sul debito del Fvg è apprezzato da Fedriga, non si capisce come egli possa invece sostenere chi, al Governo della Nazione, dimostra invece disinteresse per il livello del debito pubblico e il giudizio dei mercati”.