Finest S.p.A., che ha approvato il Bilancio d’Esercizio 2024: Utile di 915 mila euro, investimento estero di 24,6 milioni
L’Assemblea dei Soci di Finest S.p.A. ha approvato oggi il bilancio d’esercizio 2024, che registra un utile di 915 mila euro. La Società, da oltre trent’anni al fianco delle imprese del Triveneto nel loro percorso di internazionalizzazione, ha finalizzato nell’anno 11 operazioni di investimento estero per un valore complessivo di 24,6 milioni di euro e ha deliberato 9 nuovi progetti che mobiliteranno risorse per oltre 28 milioni di euro. Al 31 dicembre 2024, il portafoglio netto di Finest raggiunge i 96 milioni di euro, a supporto di 60 imprese socie.
In occasione dell’approvazione del bilancio, il Presidente di Finest S.p.A., Alessandro Minon, ha dichiarato: “Il 2024 è stato un anno positivo e di consolidamento in un contesto economico e geopolitico globale di particolare complessità. La Società ha operato una gestione attenta, con un incremento degli investimenti del +156% rispetto all’esercizio precedente: un rimbalzo dovuto non solo all’acquisizione di nuove operazioni, ma anche alla finalizzazione positiva di investimenti che avevano subito un rallentamento l’anno scorso. Finest ha quindi continuato a garantire anche nel 2024 il pieno supporto all’internazionalizzazione delle imprese trivenete, generando anche un utile di circa 1 mln di euro a vantaggio dei Soci” ha continuato Alessandro Minon.
Questi risultati si inseriscono in un quadro di profonde trasformazioni dell’internazionalizzazione. Dalla globalizzazione espansiva dei primi anni ’90, quando Finest è nata, si stanno delineando scenari di una sempre maggiore regionalizzazione delle catene di valore, con le imprese che privilegiano strategie di mercato volte a garantire sicurezza e controllo delle filiere produttive. Gli investimenti delle aziende partner di Finest riflettono questa tendenza: la Romania si conferma un mercato chiave per il Nordest, con oltre 10 milioni di euro investiti; la Francia, con 7 milioni di euro nel 2024 e un portafoglio totale superiore ai 20 milioni, rappresenta il principale mercato; positivi anche i risultati nei Balcani, con investimenti in Serbia e Slovenia, e nell’Europa Centro Orientale, in particolare Polonia e Repubblica Ceca, mentre emerge una dinamica interessante verso il Nordafrica, soprattutto la Tunisia.
Conclude il Presidente: “Questi risultati rappresentano un traguardo storico, raggiunto nonostante i vincoli della Legge 19/91, che, pur parzialmente rivista nel 2014, non poteva, al momento della sua emanazione nei primi anni ’90, prevedere gli attuali scenari geopolitici ed economici, oggi profondamente trasformati. Una auspicabile revisione normativa potrebbe consentire a Finest di continuare a essere un motore di crescita per le imprese del Triveneto in un contesto globale sempre più complesso”, conclude Alessandro Minon.
La Società ad oggi ha superato i 460 milioni di investimenti complessivi dalla sua costituzione, distribuiti in 678 operazioni come socio e finanziatore accanto alle aziende del territorio.
Tra i settori maggiormente internazionalizzati col supporto di Finest vi sono la plastica, la meccanica/elettromeccanica e l’edilizia/costruzioni (circa 11% l’uno), il legno/mobile e l’agroalimentare (10%), il metallurgico (9%), utilities e tessile/abbigliamento (6%).
Grazie all’effetto volano legato all’intervento di minoranza di Finest, gli investimenti complessivi in internazionalizzazione delle imprese socie hanno superato quota 2,3 miliardi di euro.