Fvg peggior regione per eccesso di mortalità nella “terza ondata”. Il dato Istat è impietoso. Grave che la Regione cerchi di “annacquarlo” diluendolo nel tempo
Anche se è un dato triste di cui parlare, quello della mortalità è estremamente utile per capire meglio la salute del sistema sanitario. I decessi infatti sono considerati il più solido degli indicatori epidemiologici e si prestano bene a confronti geografici e temporali. Non a caso i dati di mortalità vengono raccolti nei vari Paesi – in modo esaustivo, dettagliato per territorio e con una lunghissima serie storica – a cura degli Istituti di statistica che li codificano sulla base di regole internazionalmente accettate (Classificazione internazionale delle malattie – International Classification of Diseases – ICD) che viene periodicamente aggiornata secondo le cosiddette “Revisioni”. Detto questo appare chiaro che la descrizione della mortalità rappresenta un elemento di grande importanza per la conoscenza dello stato di salute di una popolazione. In Italia, i dati di vengono rilevati e codificati dall’Istituto centrale di statistica (Istat) ed elaborati dall’Istituto superiore di sanità (Iss), per fornire indicazioni e informazioni di salute pubblica alle istituzioni (centrali e locali), agli operatori sanitari e ai cittadini. Dalle variazioni e dalle differenze territoriale si può anche comprendere non solo la grande diffusione di una malattia ma anche la risposta delle strutture sanitarie e la loro efficienza.
L’Istat fornisce il numero assoluto di decessi per causa, per Provincia, per classi quinquennali di età e per genere. Un dato che se osservato con attenzione è una cartina di tornasole della situazione di un territorio più o meno vasto a patto che le fonti trasmettano i dati con coerenza e precisione, fatto questo non scontato. Detto questo sembra giustificato l’allarme lanciato oggi dai consiglieri pentastellati Ussai – Sergo secondo cu i dati Istat su mortalità in FVG sono gravi e chiedono all’assessore alla salute Riccardo Riccardi di spiegare il “fenomeno” ai cittadini.
Srivono Sergo e Ussai: “Friuli Venezia Giulia peggior regione in Italia per eccesso di mortalità a gennaio e marzo 2021 rispetto alla media del quinquennio 2015-2019, Udine con la più alta percentuale in Italia di aumento dei decessi nel periodo gennaio – febbraio rispetto agli stessi mesi del 2015-2019 e del 2020, la stessa provincia friulana e quella di Gorizia tra quelle con la più alta incidenza di nuova casi Covid nei primi tre mesi dell’anno”. Sono questi alcuni dei dati contenuti nel report dell’Istat “Impatto dell’epidemia Covid-19 sulla mortalità totale della popolazione residente – Anno 2020 e gennaio – aprile 2021”, pubblicato il 10 giugno scorso ed in effetti dati sono davvero preoccupanti perchè mettono in evidenza come il sistema sanitario del Fvg sia in grave sofferenza e se uniamo questi dati ai recenti allarmi che provengono dall’interno delle strutture è evidente che il meccanismo si è inceppato e la causa non può essere di certo attribuita agli operatori sanitari ai vai livelli ma alle più alte cariche di gestione sanitaria, assessore regionale in testa.
“I 2.154 decessi di gennaio 2021, spiegano gli esponenti del M5s, che non riguardano solo il Covid ma tutte le cause, sono stati il 38,5% in più rispetto alla media dello stesso mese nel periodo 2015-2019, dato più alto in Italia” rimarcano i consiglieri regionali Andrea Ussai e Cristian Sergo. “A marzo, con 1.764 decessi, siamo tornati a essere tristemente primi per incremento rispetto al quinquennio considerato, con un +30,4%”. “Preoccupa l’incremento dei decessi del periodo gennaio – febbraio di quest’anno a Udine, pari a un +42,7% rispetto allo stesso periodo 2015-2019 e un +45,3% in confronto al 2020, abbondantemente il peggior dato in Italia visto che la provincia di Forlì – Cesena, seconda, ha fatto registrare un +25,9% rispetto ai primi due mesi dell’anno scorso e un +29,8% rispetto alla media del medesimo periodo del quinquennio precedente – continua Sergo -. E non è certo lusinghiero per la nostra regione vedere come, nei primi tre mesi del 2021, tra le province con il maggior tasso di incidenza dei nuovi casi di Covid-19 siano indicate, insieme a Bologna, Forlì-Cesena, Rimini e Bolzano, anche Udine e Gorizia”. “Una situazione che denunciamo da mesi e sulla quale abbiamo chiesto a più riprese chiarimenti all’assessore Riccardi, il quale ha sempre cercato di ‘diluire’ i dati con quelli della prima ondata, effettivamente meno pesanti per il Friuli Venezia Giulia – conclude Ussai –. Le nostre domande, ma soprattutto i cittadini, attendono ancora una risposta. Per questo abbiamo chiesto che alla nostra interrogazione, depositata già a gennaio, venga data risposta alla prima occasione utile in Commissione”.