Fvg: Presunte gravi inefficienze gestione elisoccorso: presentato esposto alla Corte dei conti
“Lo scorso autunno venne alla luce l’enorme spreco di denaro pubblico derivante dalla gestione alquanto discutibile del servizio di elisoccorso del Friuli Venezia Giulia. Si scoprì infatti che nei modi d’uso dell’elicottero notturno i tempi di soccorso invece che accorciarsi si allungavano rispetto ai mezzi di terra”. Lo afferma in una nota il consigliere regionale del “polo liberale” Walter Zalukar che aggiunge: “Si scoprì anche che di notte il mezzo aereo veniva impiegato non solo per i soccorsi urgenti, ma anche per i trasferimenti di pazienti non urgenti da ospedale a ospedale, p.es. da Udine a Tolmezzo, da Trieste a Gorizia, su distanze medio brevi, per cui sarebbe stato più appropriato il trasporto in autoambulanza, e con costi enormemente inferiori. Concettualmente l’elisoccorso notturno dovrebbe rappresentare un arricchimento della rete di emergenza, ma ciò è vero solo se la gestione si dimostra attenta sia all’interesse del paziente di avere un soccorso più rapido, sia all’utilizzo oculato delle risorse. Di notte l’elicottero richiede un tempo maggiore che di giorno per decollare, essendo diverse le procedure di sicurezza, e poi di notte non può atterrare sul luogo dell’incidente, ma su elipiazzola illuminata, e da lì l’équipe medica viene trasferita con automezzo sul luogo dell’incidente. E questi passaggi si ripetono per il trasporto del ferito verso l’ospedale. Così i tempi si dilatano e il più delle volte il ferito arriva in ospedale assai più tardi che se fosse stata soccorso via terra. Ma al di là dello spreco di risorse, bisogna sottolineare che quando si tratta di pazienti grave con patologie tempo dipendenti, come il politrauma, le emorragie, l’infarto di cuore, ogni ritardo significa diminuire le chance di sopravvivenza. La convenzione con Elifriulia costa alla Regione oltre 5mila euro al giorno, in tutto più di 2 milioni euro all’anno. Moltiplicati per 5 anni, tanto dura la convenzione, fanno 10 milioni di euro di esborso di denaro pubblico a cui non sembra corrispondere qualche utilità, ma anzi un potenziale danno per quei pazienti con patologie tempo dipendenti. Sull’efficienza fa chiarezza la norma nazionale, infatti il DM 70/2015 indica per l’elisoccorso notturno “una previsione media di interventi compresa tra 350 e 550 anno”, mentre il numero di voli notturni in FVG è di circa 100 all’anno; ben al di sotto del numero minimo per giustificare il servizio sotto il profilo dell’efficienza. Se di questi 100 anche pochi voli fossero realmente salva vita si potrebbe discutere, ma qui sembra trattarsi di 100 voli all’anno di nulla o dubbia utilità, se non addirittura dannosi, al costo medio di 20mila euro a volo”. A novembre, conclude Zalukar, avevo presentato una mozione affinché l’amministrazione regionale provvedesse a sanare questa situazione che danneggia i pazienti e la collettività dei contribuenti. Non è arrivata alcuna risposta e così non è rimasta altra strada che inoltrare un esposto denuncia alla Corte dei Conti, per far sì che la comunità venga risarcita del danno erariale finora subito e che questo si interrompa”.