Gabriel Boric leader della sinistra cilena è il nuovo presidente della Repubblica del Cile

E’ un risultato che non lascia adito ad alcun dubbio: Gabriel Boric leader della sinistra cilena è il nuovo presidente della Repubblica del Cile ed è il più giovane della storia del Paese. Gabriel Boric, nonostante i vari tentativi di influenzare il voto da parte di sondaggisti schierati, ha ottenuto un risultato schiacciante sul rivale ultraconservatore José Antonio Kast Tweet. Oltre 10 punti di differenza anni di differenza separano Gabriel Boric da José Antonio Kast. La sua è una vittoria con un margine ampio sull’ultraconservatore tanto amato dai sovranisti nostrani Salvini in testa. Già quando lo scrutinio aveva raggiunto il 92%, Boric era già in vantaggio con oltre il 55% contro il 44% dell’avversario. Determinante il fatto che si è ridotto lo spazio dell’astensionismo un’affluenza record superiore al 50% degli aventi diritto fattore questo  non certo scontato. Ma evidentemente i cileni hanno capito il pericolo di un ritorno al passato che la candidatura dell’ultradestra portava nel suo Dna, con l’ombra nefasta di Pinochet che si affacciava nuovamente con il suo carico di drammi e lutti. Deputato ed ex leader della sinistra studentesca, Boric ha assicurato che sarà il presidente “di tutti i cileni”: lo ha detto durante la “tradizionale telefonata” televisiva con il presidente uscente, il conservatore Sebastián Piñera. “Sarò il presidente del Cile di tutti i cileni e non governerò solo tra quattro mura”. Boric promette la rottura con le politiche del passato e ha già incassato le congratulazioni dello sfidante. Erede politico delle rivolte dell’ottobre 2019, propone di rafforzare il ruolo dello Stato nell’economia, un aumento delle tasse ai più ricchi per finanziare la spesa sociale e la fine del sistema pensionistico privato ereditato dalla dittatura. Insomma il Cile volta pagina senza tentennamenti ed elegge un candidato di sinistra, ecologista, ex leader del movimento dei Pinguini, gli studenti cileni che nel 2014 avevano duramente lottato per una scuola pubblica, gratuita e di buona qualità. Gabriel Boric guida una coalizione di sinistra “Apruebo Dignitad” che prosegue l’opera del Frente Amplio nella definizione di una forza sociale e politica progressista, ecologista, per la parità di genere, attenta ai diritti dei popoli originari (in Cile in questo momento la zona sud popolata dai mapuches è sotto uno stato di eccezione poliziesca, una evidente violazione dei diritti umani). Quella forza che ha voluto fortemente la Costituzione che andrà a scrivere la nuova Assemblea Costituente. Gabriel Boric ha più volte ricordato che uno dei suoi modelli è Laura Rodriguez, la prima deputata umanista del pianeta scomparsa nel 1992 e conta sull’appoggio di Accion Humanista (che fa parte della coalizione) e, al secondo turno, del Partido Humanista.