Gli artigli del governo sovranista anche sul Centro Sperimentale di Cinematografia

“Dopo l’Inps e l’Inail è arrivato il turno del Centro Sperimentale di Cinematografia. Il governo con un emendamento decide di anticipare il ricambio degli organi di governo di una vera istituzione della nostra cultura. Non pensano di avere solo vinto le elezioni. Si sono convinti di avere vinto il jackpot del potere e delle poltrone. Merito? Capacità? Requisiti? Regole? Merce datata. Questa è la destra padronale che l’egemonia culturale non la crea. La compra”. Ad affermarlo in una nota è Gianni Cuperlo che parla apertamente delle manovre del governo a proposito degli organi di governo del Centro Sperimentale di Cinematografia. Secondo molti osservatori a voler allungare le mani della destra sul Centro sperimentale di cinematografia in una logica di spartizione sarebbe in particolare la Lega che avrebbe l’intenzione con un emendamento al decreto “Giubileo” di smantellare letteralmente la Fondazione, imporre un controllo governativo e sostituire la dirigenza con due anni di anticipo. Così dopo aver messo le mani sulla Rai, tocca al cinema che sarebbe un ulteriore snodo strategico da espugnare per centrare i due obiettivi che il governo sovranista si è dato sin dal principio: creare un’egemonia culturale di destra e inventare un nuovo immaginario italiano, il tutto da realizzare attraverso l’occupazione sistematica di tutti i principali motori della produzione artistica e culturale del Paese. Fra l’altro chi ha memoria non può non ricordare la stagione del passato quando proprio la Lega Salvini, allora Leganord, spinse le produzioni di pellicole culturalmente indirizzate realizzando degli obbrobri cinematografici che si possono ricordare solo per la scarsa qualità e per la narrazione storica spesso farlocca.