Gli ultimi dati lo certificano: è flop auto elettriche in Italia, -23,39% in un anno. ad agosto vendute soltanto 4961 unità

Nel mese di agosto le vendite di auto con possibilità di ricarica (somma di BEV, elettriche pure, e PHEV, veicoli ibridi plug-in) si sono attestate 4.961 unità a fronte delle 6.476 vendute nello stesso mese dello scorso anno, registrando un calo del 23,39%. Lo scrive nell’editoriale mensile dedicato alle immatricolazioni, Motus-E, associazione che raggruppa tutti gli stakeholders della mobilità elettrica. Facile intuire le motivazioni del forte rallentamento, l’aumento drammatico dei costi elettrici in bolletta rende l’idea di aggiungere un energivoro apparato alla bolletta di casa psicologicamente un freno formidabile, come un freno appare ancora l’autonomia dei mezzi elettrici che i relegano alla mobilità prevalentemente urbana. A questo si aggiungono problemi “politici”. Ad evidenziarli è Francesco Naso, Segretario generale di Motus-E, l’associazione che rappresenta gli stakeholder della mobilità elettrica: “Avevamo previsto già mesi fa che gli incentivi a favore delle auto elettriche non avrebbero funzionato e avevamo reso partecipi di questa previsione il Ministero dello Sviluppo Economico”. Ha dichiarato . “Ora apprendiamo anche la proposta di spostare gli incentivi destinati alla mobilità elettrica verso altri comparti, quali per esempio il diesel. Quello che non ci vede d’accordo è il fatto che con una serie di correttivi, già a suo tempo esposti, si potrebbe davvero far ripartire la mobilità elettrica in Italia. Per esempio, aprendo al settore, da sempre rilevante per le vendite e le immatricolazioni, delle flotte aziendali, stranamente escluso dalle attuali forme di incentivazione (che garantirebbe un usato di qualità); oppure alzando il prezzo limite per le elettriche, ora fissato a 35 mila euro. Si tratta di correttivi utili affinché gli incentivi possano davvero incidere e funzionare”. “Infatti, in tutti i Paesi europei la mobilità elettrica è in crescita e solo in Italia stiamo tornando indietro, a causa di una serie di difficoltà nella fruizione degli incentivi che abbiamo prontamente denunciato qualche mese fa, insieme ad altre organizzazioni di settore – precisa Naso – Tra l’altro sono appena passati solo due mesi dall’introduzione degli incentivi per le auto elettriche ed è prematuro tirare le somme in questo momento di una strategia nata per garantire la gradualità della spesa”. In realtà le auto elettriche “pure” registrano un calo delle vendite pari al 29,69%, per un totale di 2.278 unità immatricolate; le vendite delle ibride plug-in segnano una diminuzione del 17,09%, per un totale di 2.683 unità immatricolate nel mese. La quota di mercato delle auto alla spina si ferma al 6,93%. “L’Italia continua a fare peggio del resto d’Europa. Guardando ai dati di luglio 2022, per esempio, la Germania ha immatricolato 28.868 veicoli BEV, +13,16% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. La Francia ha fatto registrare un aumento del 70,28%, l’Olanda del 19,6%. “In Italia – prosegue Mots-E -, gli incentivi sono ripartiti in ritardo, solo a metà maggio di quest’anno, mentre ancora si discute della bontà dell’elettrificazione. Intanto gli altri Paesi europei hanno ben chiara quale direzione seguire. La loro programmazione delle politiche di supporto sostiene il mercato delle auto elettriche, nonostante le contingenze geopolitiche comuni a tutti gli Stati europei”. Guardando ai modelli più venduti, fino ad agosto 2022, la Fiat 500E si conferma essere la vettura elettrica più venduta, con un immatricolato pari a 4.717 unità. Segue la Smart Fortwo con 2.850 auto immatricolate. La Dacia Spring, con 2.118 veicoli venduti, si conferma al terzo posto della classifica. Al quarto posto resta stabile la Tesla Model Y con 1.780 auto, mentre chiude la Top Five la Renault Twingo, con 1.422 unità.