Grandi scrittori a Villa Manin alla XIX edizione di “Nel Giardino del Doge Manin”
Paolo Rumiz, Anna Peyron e Luca Bergamin saranno i protagonisti della XIX edizione della rassegna “Nel Giardino del Doge Manin” , che si terrà nel Parco di Villa Manin, a Passariano di Codroipo, sabato 14 e domenica 15 settembre . Grandi scrittori per un grande parco, il più grande del Friuli Venezia Giulia, pronto ad accogliere un centinaio di espositori provenienti da tutta Italia e dall’estero per animare una mostra floreale tra le più attese che nell’ultima edizione ha registrato 15 mila presenze . Del resto scrittura e natura sono sempre andate d’accordo, il giardino è la natura su misura per i letterati: lo argomenta molto bene Luca Bergamin nel libro, da poche settimane uscito per EDT di Torino, “I giardini degli scrittori. Viaggio nei luoghi botanici dell’ispirazione” , dove presenta quaranta grandi scrittrici e scrittori della letteratura mondiale raccontando i giardini che li hanno ispirati, i fiori che hanno coltivato, i parchi, gli orti, i frutteti che hanno frequentato. Da George Orwell a Emily Dickinson, da Alessandro Manzoni a Virginia Woolf, da Italo Calvino a Elsa Morante. Ne parlerà con Agnese Baini , comunicatrice scientifica, domenica 15 settembre alle ore 11 .
Coltivare cultura, sostiene Anna Peyron , è un compito che da sempre accomuna vivaisti e letterati, vivaisti e galleristi, chiamati a riconoscere l’autentico dal fasullo e il mediocre dal capolavoro per proporre agli altri poesia e bellezza: lei ne sa qualcosa, essendo stata — come l’ha definita Francesco Rigatelli sulla Stampa — la Signora dell’arte contemporanea prima che la Signora delle rose: ne parla nel libro “L’arte che abbiamo attraversato. Fotogrammi di entusiasmo e avventure” , uscito a fine giugno per i tipi di add editore , dove racconta dei suoi anni Sessanta e Settanta in una città, Torino, che vive in pieno il boom economico e in cui la scena artistica è estremamente vivace. A partire dalla galleria torinese di Gian Enzo Sperone, dove entrano Merz, Penone, Boetti, Paolini, Zorio, Gilardi, Anselmo, Pascali e molti altri, si compone una storia da cui emergono alcuni fotogrammi: la famiglia, la musica, il teatro, il cinema, i libri, le battaglie, il gioco, Londra, Venezia, l’Isola di Wight. Pezzi in soggettiva di un tempo affascinante e imprevedibile, sempre inseguendo il cambiamento e la bellezza, fino all’avventura del Deserto, un vivaio costruito come «una grande e meravigliosa astronave», come la definisce Michelangelo Pistoletto , le cui opere saranno protagoniste della due giorni a Villa Manin, dove fino al 31 dicembre è visitabile la mostra “La T3rza Terra” , un grande progetto volto a mettere in luce «l’etica di Pistoletto che vede l’arte come responsabilità sociale», come spiega Guido Comis , direttore di Villa Manin per l’Erpac (Ente Regionale per il Patrimonio Culturale) e curatore della mostra. E sarà proprio Comis a dialogare con Anna Peyron sabato 14 settembre alle ore 16.30 .
Di responsabilità sociale, delle guerre che continuano a insanguinare la nostra Terra, della guerra contro le vite umane che migranti, della guerra di tutti contro tutti e della disumanità che genera si parlerà nel pomeriggio di domenica 15 settembre alle ore 16.30 con Paolo Rumiz , giornalista e scrittore, ascoltatore delle periferiche senza voce, come l’ha definito il New York Times, autore di “Verranno di notte. Lo spettro della barbarie in Europa” , pubblicato da Feltrinelli a maggio di quest’anno: con lui dialogherà la giornalista Alessandra Beltrame .
Oltre a questo ricco programma culturale e alle proposte “green” selezionate da Lili Soldatich , che con grande attenzione — qui come a Trieste, dove cura Horti Tergestini — propone il meglio del florovivaismo presente sul mercato in una cornice che valorizza al massimo le singole proposte , sono previste tre visite guidate al Parco , una delle quali per ipovedenti, alcuni workshop per adulti (dalla pittura su ceramica alla realizzazione di fiori autunnali) e, com’è ormai consuetudine, molte attività per bambini e bambine : letture nel parco, tree climbing e laboratori di girandole, solo per citarne alcune. Passeggiando nel Parco sarà possibile trovare piante di tutti i tipi — dagli alberi da frutto alle piantine aromatiche, dalle acquatiche alle medicinali, dalle grasse alle acidofile —, ma anche prodotti alimentari e per la cura della persona — dall’olio di qualità ai biscotti artigianali , dai cosmetici agli integratori naturali — e arredi per il verde, dalle sdraio più innovative a oggetti di giardinaggio vintage.
L’appuntamento è promosso dall’ ERPAC , l’Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, e coordinato dalla cooperativa sociale Agricola Monte San Pantaleone , una realtà che ha sede in un altro parco del Friuli Venezia Giulia, quello culturale di San Giovanni, e che da oltre quarant’anni si occupa di manutenzione del verde e di cura delle persone attraverso il verde. I visitatori e le visitatrici potranno acquistare un biglietto online o in loco al costo di 3,00 euro, gratuito per chi ha meno di 16 anni e per le persone con disabilità ei relativi accompagnatori. Il programma completo della manifestazione è disponibile su www.villamanin.it