I giudizi severi sulla finanziaria regionale Fvg dalla note dei Consiglieri di minoranza
Bilancio: Celotti (Pd), su sanità nessuna lezione da Riccardi
Trieste, 13.12.24 – «La Giunta Fedriga continua a dimostrare la sua incapacità al confronto e non si capisce dove vuole andare a parare. Oggi Riccardi punta il dito ma non dimentichiamo le polemiche e i feroci attacchi senza sconti quando era all’opposizione. Non accettiamo lezioni da chi per primo ha avvelenato i pozzi». Lo afferma la consigliera regionale Manuela Celotti (Pd) intervenuta nel dibattito sulla legge di Stabilità 2025.
«Il vero tema è che l’Assessore chiama al confronto responsabile, ma poi non accetta il dissenso e la contrarietà, e con lui il presidente Fedriga. Sono anni che i territori, e parlo sia dei sindaci che dei cittadini, si vedono calare sulla testa scelte puntuali, quasi sempre nei termini di un depotenziamento dei servizi, senza essere messi a conoscenza di quale sia il disegno generale. Questa giunta è abituata a decidere e a comunicare le decisioni prese senza un minimo di confronto, e ogni obiezione diventa un gesto di lesa maestà. Siamo al punto che un volantino diventa l’oggetto degli interventi in Aula di assessore e presidente, e non credo serva aggiungere altro».
Bilancio. Honsell Open Sinistra FVG manovra che premia i privilegiati e ignorai bisogni reali
“Come Open Sinistra FVG abbiamo dato voto contrario alla manovra di bilancio più ricca nella storia della Regione. Riteniamo questa legge sbagliata perché la maggior parte degli stanziamenti manovrabili sono nella forma di contributi, bonus, incentivi, sportelli e altri ancora, che andranno a favore soprattutto delle fasce di popolazione privilegiate che possiedono patrimoni finanziari e immobiliari importanti e che pertanto potranno
accrescerli. È una legge che dunque aumenterà pericolose disparità. Oltre il 45% delle famiglie in Friuli Venezia Giulia infatti non riesce a risparmiare e sono decine di migliaia le famiglie sulla soglia della povertà. È alta la percentuale di anziani che rinuncia alle cure. Questa manovra premia soprattutto chi ha già. Chi è proprietario di almeno due case, di una casa da ristrutturare per utilizzo turistico “mordi e fuggi”, di un natante, di un automezzo che consuma molto, di capitali per poter acquisire infrastrutture per le
quali ricevere un incentivo, ecc. Inoltre nessuna di queste misure è collegata al bisogno.
Le norme sull’ambiente sono insufficienti se non addirittura dannose. Non ci sono azioni concrete per la qualità dell’aria, per ridurre il consumo di suolo, per la bonifica di siti inquinati. Non si parla di invasi montani né dell’attuazione della norma sulla regionalizzazione delle grandi derivazioni idroelettriche.
L’articolo sulla sanità continua a non affrontare in modo responsabile il problema delle persone affette da disturbi della personalità borderline, o dei cittadini senza fissa dimora che rimarranno abbandonati nelle città. Pur essendoci una grande disponibilità di denaro non c’è l’intenzione di ripristinare gli orari più estesi presso i centri di salute mentale e i consultori. Non è infine chiaro l’emendamento sulle deroghe richieste dall’Assessore Riccardi nell’utilizzo delle risorse per “l’acquisto di prestazioni sanitarie”. Non essendoci ancora il piano sanitario non è però riconoscibile una strategia che potenzi il sistema sanitario pubblico. Sono stati bocciati anche gli emendamenti volti a potenziare la misura
di inclusione sociale dei cantieri di lavoro. In generale manca soprattutto una strategia nella pluralità delle misure di questa manovra, se non quella di un consenso effimero. Ciò
alla luce delle prospettive economiche in Europa è molto pericoloso per una regione che, votata all’export, non potrà probabilmente contare su tante entrate fiscali come quest’anno nel futuro.”
Così si è espresso Furio Honsell, Consigliere regionale di Open Sinistra FVG e relatore di minoranza per il Gruppo Misto sulla manovra.
Bilancio: Pellegrino (AVS): una manovra povera di contenuti, ma ricca di prebende
“Ho votato convintamente contro a questa mastodontica manovra di bilancio perché, nonostante la grandissima mole di denaro messa a disposizione dell’esecutivo, non è emersa la fattiva volontà di virare la rotta.” Così in una nota la Consigliera Regionale Serena Pellegrino, Alleanza Verdi e Sinistra, a chiusura della Legge di Bilancio.
Non è emersa – incalza la Vice Presidente del Gruppo Misto – la determinazione di dare sostegno a una programmazione sistemica, con una maggioranza che, con tanti emendamenti consiliari, si è limitata a distribuire prebende e benefici sempre più spesso rivolgendo uno sguardo più alla raccolta di consensi che a risolvere i problemi che affliggono i cittadini di questa ricchissima regione.
I 79 milioni di euro al quadrato per narrare al Consiglio come la Giunta ha inteso allocare il budget monstre di 6.241 milioni di euro, sono il frutto delle tasse dei cittadini che si aspettano servizi che prendano in carico e non semplici prestazioni.
Il Consiglio è il luogo dove si dovrebbero produrre progetti politici, troppe volte invece si dedicano ore per decidere verso chi staccare assegni per poste puntuali camuffate con parole generiche. Pensiamo che questo sia il modo migliore per allontanare l’elettore dall’azione politica. È un metodo – conclude Pellegrino – che non funziona, che lascia tutti scontenti e sconfitti e se questo modo di operare è negativo avendo a disposizione di questa amministrazione regionale, non osiamo pensare cosa accadrà quando i tempi saranno magri e la sacca del denaro vuota.”
Conficoni (Pd), Sanità ricca di risorse, povera di risultati
«Gli oltre 3,5 miliardi sulla Salute sono una cifra mai vista prima, che certamente dà delle risposte al sistema. Il comparto è ricco di risorse, ma con provvedimenti presi in ritardo rispetto alle esigenze del sistema e povero di risultati». Lo ha affermato il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), intervenendo nel dibattito sulla legge di Stabilità 2025.
«Da quando la destra governa, il sistema sanitario costa di più ed è meno competitivo, un andamento confermato dall’ultimo rapporto Agenas, fotografato dalle analisi comparative divulgate quest’anno da altri soggetti indipendenti e infine vissuto quotidianamente da migliaia di cittadini».
Il sistema, continua Conficoni, «soffre la carenza medici di base, i pronto soccorso intasati, liste di attesa fuori controllo che spingono i cittadini a rinunciare alle cure oppure a pagarsele di tasca propria. Sul principale nodo che affligge la sanità pubblica, ossia la carenza di personale, la Giunta agisce in ritardo, inseguendo in modo ancora insufficiente le proposte che il Partito democratico ha avanzato dall’inizio della Legislatura per fidelizzare i professionisti in fuga e attrarne di nuovi, aumentando le retribuzioni e favorendo il benessere aziendale. Ebbene Riccardi e la maggioranza di centrodestra dopo avere bocciato con sdegno i nostri emendamenti, prima hanno introdotto una norma che supera il tetto statale alla spesa per il personale sanitario e ora, con questo bilancio, stanziano 27 milioni per azioni incentivanti. Chiedere prestazioni aggiuntive aumentando i carichi di lavoro, però, non risolve il problema delle risorse umane».
Finanziaria. Moretuzzo: «Contributi a senso unico, Giunta imbarazzante»
«Brutta pagina quella scritta oggi dalla Giunta Fedriga e dalla maggioranza che la sostiene in Consiglio regionale: bocciare la proposta di finanziare, anche con una cifra minima, le iniziative in ricordo dell’80° anniversario della Liberazione dal nazifascismo significa negare l’importanza dei principi democratici che stanno alla base della Costituzione repubblicana». Questo il commento del capogruppo di Patto per l’Autonomia – Civica FVG Massimo Moretuzzo alla bocciatura da parte della Giunta e della maggioranza dell’emendamento che proponeva dei contributi per Comuni e associazioni finalizzati alla celebrazione dell’80° anniversario della Liberazione.
«Il Friuli-Venezia Giulia ha subito pesantemente le conseguenze dell’occupazione delle truppe nazifasciste durante il secondo conflitto mondiale, con devastazioni materiali e morali, ma ha visto anche delle esperienze straordinarie scritte dai protagonisti della Resistenza, che hanno contribuito con la loro lotta alla guerra di liberazione – prosegue Moretuzzo –. Invece di celebrare adeguatamente questa importante ricorrenza, la Giunta Fedriga ha deciso di negare ogni contributo per questo evento, così come ha fatto per l’anniversario della Repubblica partigiana della Carnia nel corso di quest’anno. La stessa sorte è stata riservata alla proposta di ricordare il 40° anniversario della scomparsa di Loris Fortuna, figura di spicco della società e della politica friulana e italiana. Altre ricorrenze, come il 70° anniversario del ritorno di Trieste all’Italia, finanziato generosamente con oltre 330 mila euro, hanno avuto ben altra sorte. È ormai evidente che le cospicue risorse a disposizione non possono andare a beneficio di iniziative e ricorrenze non allineate al pensiero politico della destra ora al governo. Una deriva imbarazzante».
Nel dibattito in aula su questo punto è intervenuto anche il consigliere Enrico Bullian, che aggiunge: «Il segnale negativo che il Consiglio regionale trasmette con queste scelte mina il riconoscimento universale nei valori della democrazia e dello Stato di diritto come frutto della guerra di Liberazione dal nazifascismo, che dovrebbe riguardare tutti, anche chi siede a destra nell’emiciclo regionale. Bocciare, inoltre, l’emendamento su Loris Fortuna – partigiano, socialista e radicale – significa ignorare il contributo straordinario di una figura che ha reso possibile l’approvazione della Legge sul divorzio nel 1970 e ha dato un contributo rilevante nella discussione su molte delle libertà civili di cui godiamo oggi: dalla riforma del diritto di famiglia al divorzio, dall’aborto al voto degli italiani all’estero, passando per la tutela delle minoranze linguistiche e la riforma carceraria. Quando otterremo la possibilità di scegliere liberamente sul nostro Fine Vita, dedicheremo tale conquista a lui», conclude Bullian.
«Non si capisce la logica che muove questa maggioranza in fatto di memoria storica, perché non si parla di una memoria di parte o divisiva, si parla della nascita della nostra Repubblica, la fine di una dittatura ventennale e di una Guerra fratricida. Ma la Giunta preferisce rimuovere, dimenticare, sorvolare sue quello che è un anniversario nazionale contro i contributi dati lo scorso anno per un anniversario come quello del ritorno di Trieste all’amministrazione italiana: se non ci fosse stata quell’Italia repubblicana, quel ritorno non sarebbe mai avvenuto, se non fosse finita quella dittatura questo territorio non sarebbe stato ricompreso nello Stato italiano, ecco perché la coerenza contro la strategia politica avrebbe dovuto far passare questi emendamenti», conclude la consigliera Giulia Massolino.
Simona Liguori (PattoCivica) su articolo sanità finanziaria 2025
“Alle iniezioni di denaro nel sistema sanitario si affianchi la misurazione della soddisfazione lavorativa dei dipendenti. Tenerne conto aiuta a evitare la fuga del personale dai nostri ospedali”.
“A fronte delle cospicue poste messe sulla sanità in questa finanziaria 2025 dalla giunta Fedriga-Riccardi, afferma Liguori, non possiamo tacere riguardo la sofferenza del personale sanitario che lavora negli ospedali e nelle strutture territoriali. Le poche certezze sul futuro rendono problematico il reclutamento di nuovi professionisti e la fidelizzazione di quelli esistenti. L’incertezza, infatti, è uno dei fattori principali che scoraggiano il personale sanitario a lavorare in determinate sedi, soprattutto se le vedono impoverite nelle funzioni e nelle attività. I ritmi lavorativi sono sostenibili con difficoltà e a volte a prezzo della propria salute e della vita privata.”
L’appello della consigliera fatto con un apposito ordine del giorno è che “accanto alle continue iniezioni di denaro nel sistema sanitario regionale vada affiancato un miglioramento dei processi organizzativi. E a tale fine richiamiamo come indicatore di esito il misurare la soddisfazione lavorativa dei dipendenti delle aziende sanitarie. La soddisfazione lavorativa non riguarda solo il benessere del personale, ma ha impatti diretti sulla qualità dell’assistenza sanitaria, sulla produttività e sulla sostenibilità delle strutture sanitarie. Tenerne conto aiuta a evitare la fuga del personale dai nostri ospedali”.