I Lavoratori di ATAP sono ormai allo stremo delle forze e la pazienza è finita.

Terminato il periodo di pandemia emergenziale, passata l’estate e ricominciato l’anno scolastico, gli autisti, i verificatori Lavoratori e Lavoratrici, tutti si sono impegnati al fine di fornire un servizio di qualità all’utenza con la serietà e l’impegno che ci ha sempre contraddistinto, si legge così in una nota delle organizzazioni sindacali  FILT-CGIL, FIT-CISL, FAISA-CISAL, UGL-FNA.
“Il personale di guida lavora 6 giorni alla settimana su turni teorici di 39 ore settimanali che abbracciano un arco giornaliero compreso tra le 4.00 e le 0.00, guidando dalle 4 ore alle 8 ore al giorno, ma solo sulla carta, poiché i turni di servizio superano spesso e volentieri le 10 ore di impegno giornaliero sempre a disposizione aziendale. Con turni così gravosi, i Lavoratori hanno la necessità di usufruire delle proprie giornate di ferie e riposi (in particolar modo il sabato) per spezzare il carico di lavoro, ma ciò non è possibile a causa della scarsità di personale qualificato disponibile (problema diffuso in questa categoria). Questo continuo logorio cui sono sottoposti gli autisti, li porta a cercare un nuovo impiego che fa diminuire il numero di agenti in servizio, sicché l’azienda realizza turni ancora più pesanti per compensare la diminuzione di personale, con inevitabile aumento di stress psicofisico in capo agli stessi che rischia di far aumentare esponenzialmente il numero di incidenti, minando la sicurezza dell’utenza trasportata a bordo dei mezzi e delle persone sulla strada. In pratica un vortice infinito che, nonostante le numerose segnalazioni da parte delle Organizzazioni sindacali, l’azienda non solo non riconosce la problematica, ma si difende aggiungendo che “[…] ATAP garantisce le ferie in estate […]”. ATAP applica il contratto nazionale e aziendale e le norme vigenti di settore che prevedono una paga di appena 8 € l’ora, decisamente carente per i neo assunti, che spesso devono prendere servizio presso luoghi di lavoro disagiati come le zone di montagna, sostenendo a proprio carico le spese vive come il carburante o un eventuale alloggio. Come se questo non fosse abbastanza, ATAP ha deciso di dotare tutto il personale di uno smartphone aziendale che dovrebbe, nelle intenzioni della dirigenza ATAP, garantire un miglior servizio e la sicurezza degli agenti (?), ma fattivamente vuol essere una forma di reperibilità h 24 e maggior disponibilità del personale per “gestire continuamente” i turni già gravosi. A titolo di esempio alcuni autisti già nel mese di agosto hanno raggiunto il tetto massimo degli straordinari individuali/anno (300 ore). ATAP ha trasmesso alle OOSS una bozza di accordo “progetto cellulari” irricevibile sindacalmente, poiché conteneva una serie di doveri aggiuntivi per il personale, ma evitava ogni richiesta di chiarimento sulla modalità d’uso, non prevedeva alcun riconoscimento per il tempo di utilizzo e infine la custodia del cellulare da parte dei lavoratori. Come se non bastasse, con ordine di servizio del 27/09/2022, il Presidente ha cercato di convocare le OO.SS separatamente (non riuscendovi), si è presentato all’incontro con un verbale di mancato accordo chiedendo di sottoscriverlo, il quale mistificava in parte gli accadimenti. In ultimo, non contento di ciò sulla vicenda smartphone aziendali, sta tentato di forzare la mano coi singoli dipendenti inviando a casa dei lavoratori una lettera raccomandata di intimazione al ritiro del dispositivo entro 7 giorni dal ricevimento della stessa. Infine, si pone in evidenza la questione del sub affidamento di parte del servizio urbano di Pordenone a una ditta paradossalmente controllata al 60% da Atap S.p.A., (la società STI Trasporti) che ha comportato una maggior aleatorietà nell’assegnazione dei turni di lavoro nei confronti degli autisti ATAP e un aumento dei turni festivi annui pro capite ai soli dipendenti ATAP, poiché la dirigenza aziendale non intende distribuire equamente il carico di lavoro festivo tra gli autisti della controllata e della controllante. Nonostante in data 29 luglio u.s. siano stati portati a conoscenza anche i Sindaci (azionisti di ATAP). della situazione aziendale, nella speranza di una loro risolutiva intermediazione, purtroppo spiace rilevare che ad oggi ancora nessuna risposta sia pervenuta dagli stessi…. Con sommo rammarico, vista l’assenza di risposte o la negazione dei problemi da parte aziendale, le organizzazioni Sindacali sono state costrette a dichiarare uno stato di agitazione e, contestualmente, si
vedranno altresì costrette a indire tutte le iniziative che si rendessero necessarie con l’obbiettivo di tutelare il personale dipendente e conseguentemente preservare la qualità del servizio offerto all’utenza”.