I miliardi del Pnrr diventano trofei millantati, a Roma come in Fvg. Per Berlusconi e la Lega è tutto merito loro

Quella che vivremo nelle prossime settimane sarà senza alcun dubbio una brutta campagna elettorale, se il buon giorno si vede dal mattino, è evidente che bugie e meriti millantati saranno la cifra con la quale il cittadino elettore dovrà misurarsi. Basti pensare all’attività già in atto da arte del  campione mondiale delle palle che, da trent’anni  inquina il dibattito politico con le sue falsità e promesse irrealizzabili, da lui evidentemente considerate “perle per i porci”, perle che vengono dimenticate il giorno dopo il voto. Una per tutte, quell’aboliremo il bollo auto di cui si persero le tracce, manco uno straccio di proposta legislativa. Potremmo continuare, ma oggi alle promesse farlocche  si è aggiunto,  da parte del “non più” cavaliere, il  millantare che i miliardi del Pnrr sarebbero  frutto della sua azione in Europa, dove sono anni che sperano di dimenticarlo. Miliardi su cui più di qualcuno cerca di mettere il certificato di paternità senza dire onestamente che si tratta di un risultato collettivo imbastito   all’inizio dal governo giallorosso, e poi, nella sua concreta realizzazione, dal governo presieduto da Mario Draghi. Ma non solo a livello nazionale si millanta. Oggi un fatto analogo è esploso anche in Fvg dove il segretario regionale della Lega Marco Dreosto ha raccontato che i 33 milioni di euro assegnati al Fvg nell’ambito del “Piano Scuola 4.0″ sarebbero cosa loro, esclusiva della azione del loro sottosegretario Sasso. A rispondere all’interpretazione ardita, è stato il Partito Democratico, prima con il segretario regionale Cristiano Shaurli e poi con la responsabile regionale Scuola e consigliera regionale Chiara Da Giau. “Spudorata e bugiarda la corsa della Lega a mettere il cappello sui soldi del Pnrr per le scuole del Fvg, afferma in una nota Shaurli, secondo cui quelle risorse arrivano grazie al Governo che Salvini ha affondato in Parlamento. “Il segretario regionale della Lega, aggiunge l’esponente democratico, ripete la filastrocca elettorale che gli hanno propinato da Roma, senza nemmeno fare lo sforzo di guardare al nostro territorio. Se questa è la campagna elettorale della Lega da qui al 25 settembre, prepariamoci a slogan e sparate come la flat tax, come sempre quando Salvini dà la linea”. E se il giudizio sul tentativo leghista di appropriarsi del risultato  sulla scuola appare piuttosto patetico, a spiegare la reale natura dei fondi e del loro utilizzo, è stata la responsabile regionale Scuola Pd Fvg e consigliera regionale Chiara Da Giau: “L’investimento sulla scuola pubblica è essenziale per far ripartire l’ascensore sociale, rendere il nostro territorio sempre più ricco di competenze, creare i presupposti per formare cittadini più consapevoli e lavoratori capaci di apprendere. Gli oltre 33 milioni del Pnrr daranno una spinta importante. Il governo Draghi sta proseguendo un lavoro fondamentale per rendere la nostra scuola competitiva a livello europeo: è in queste circostanze che ci rendiamo conto di quanto sia stata importante l’opportunità del Pnrr, e quanto sbagliato fermare in corsa questo governo. E’ giusto che il rinnovamento della scuola passi anche da un aumento della retribuzione degli insegnanti, com’è nel programma del Partito democratico. Ci deve essere inoltre un serio intervento sulla carriera degli insegnanti che partendo dal confronto con i sindacati, superi l’estemporaneità della proposta dell’insegnante esperto”. Lo stanziamento di oltre 33,3 milioni di euro alle scuole del Friuli-Venezia Giulia e finalizzato, aggiunge Da Giau per trasformare le classi in ambienti innovativi di apprendimento e creare laboratori per le professioni digitali del futuro negli istituti scolastici del secondo ciclo. Nello specifico, ci sono 24.705.881,04 euro per Next generation classrooms, le classi innovative, e 8.656.172,82 euro per Next generation labs, gli spazi per le professioni digitali del futuro.