I vertici della Uil Fvg si schierano con Riccardi e le associazioni della sanità privata

Mentre può essere comprensibile che portatori di interesse come le organizzazioni della sanità privata si schierino con la giunta regionale sul tema delle risorse al sistema sanitario diventate per loro una cornucopia,  meno comprensibile è che lo stesso facciano organizzazioni sindacali come la Uil  del Fvg.  Si legge infatti in un comunicato stampa: “Il percorso intrapreso alcuni giorni fa dalla Direzione centrale della salute, dal Vicepresidente e assessore Riccardo Riccardi e dalle Organizzazioni Sindacali è la soluzione indiscutibilmente necessaria e responsabile per uscire dalla crisi delle liste di attesa per prestazioni sanitarie”.  L’abbaglio è evidente così come l’abilità dell’assessore nella sua narrazione dato che da ben prima della pandemia e dell’emergenza Riccardi aveva esternato la sua visione di sanità mista e che quindi l’emergenza altro non è che la scusa per far passare ogni sorta di disinvolta operazione in favore degli amici. Scrive ancora la Uil: “Il problema è diventato infatti insostenibile, costringendo molti utenti a rivolgersi alle strutture fuori regione. Noi crediamo fermamente che sia prioritario garantire a tutti gli utenti la migliore assistenza sanitaria possibile evitando di subire disagi e lungaggini insostenibili, spiegano a una voce il Commissario della UIL FVG Mauro Franzolini e il Segretario della UIL FPL regionale Luciano Bressan. La proposta dell’assessore è stata quella di incrementare i finanziamenti alla sanità pubblica e alle strutture private regionali, di fatto una soluzione che auspichiamo sia una prima risposta alle attese dei cittadini del FVG. Riteniamo che il potenziamento e la riorganizzazione del sistema sanitario pubblico sia fondamentale, la pandemia dovrebbe aver insegnato qualcosa, e pensiamo che sia paradossale spendere decine di milioni del bilancio FVG per pagare prestazioni eseguite in altre regioni.  Le argomentazioni emerse e le pesanti critiche portate da altri che, tra l’altro, hanno partecipato all’incontro con l’assessore, sembrano trovare in un ragionamento retorico con esclusiva valenza politica la propria genesi. Era del tutto prevedibile che dopo la pandemia l’emergenza fosse quella della ripresa economica e dei servizi sociali e sanitari offerti alla cittadinanza posto che la procrastinazione degli stessi sta causando danni seri.  La UIL intende affrontare in maniera concreta, dando risposte puntuali agli abitanti del FVG, i temi afferenti la sanità e la salute pubblica. Noi – proseguono Bressan e Franzolini – rimaniamo disponibili a discutere e trovare soluzioni che in tempi brevissimi diano una risposta e sostengano la nostra popolazione già duramente provata dal Covid 19.  In questo frangente storico le istituzioni e le parti sociali hanno l’obbligo di collaborare responsabilmente per riscrivere un sistema che soffre e va cambiato. Il dissenso lo affronteremo sempre nei tavoli di confronto ma con spirito costruttivo. La salute delle persone deve sempre prevalere su ogni logica politica e noi, ribadiamo, siamo pronti a discutere su ogni proposta che possa divenire una soluzione”.  Insomma con la solita favoletta della responsabilità nel momento storico si avvallano scelte che di storico non hanno nulla, anzi rischiano di diventare una pericolosa prassi.