Idrofuture 2024: al centro la risorsa acqua in agricoltura tra siccità e alluvioni, climatologia e modelli previsionali
L’uso intelligente dell’acqua nel settore primario si può attuare in diversi modi: con l’efficientamento irriguo, la regimazione e il recupero delle acque tramite invasi, reti irrigue, uso di acque reflue; con l’irrigazione di precisione, con la salvaguardia dell’acqua usando pratiche agronomiche che non alterino le caratteristiche chimico-fisiche-biologiche del terreno; con la pianificazione dell’uso agricolo di un terreno dopo aver fatto una stima della disponibilità e dei fabbisogni suolo – coltura a livello di bacino, comprensorio agrario e azienda mediante telerilevamento da satellite, modelli per la stima dell’evapotraspirazione, sensori per il monitoraggio dello stato idrico del suolo e della pianta; ma anche con strumenti finanziari messi a disposizione dell’amministrazione regionale per poter attuare e sostenere tutto questo.
Sempre più spesso negli ultimi anni, anche le regioni italiane sono colpite da lunghi periodi di siccità o da improvvise bombe d’acqua per cui in pochi minuti cade la quantità di pioggia di 6 mesi o più: è quindi indispensabile ripensare all’utilizzo dell’acqua per l’irrigazione ricorrendo a sistemi ad alta efficienza oggi disponibili ed è altrettanto importante garantire una costante disponibilità della risorsa idrica affinché possa essere utilizzata quando e dove serve. I cambiamenti climatici in atto impongono che questo modello di gestione vada messo in pratica sia nell’emergenza sia nell’ordinarietà: anche una disponibilità di acqua eccessiva può portare delle problematiche dal punto di vista produttivo. L’autoefficienza idrica va intesa non solo come un’opportunità di sostenibilità ambientale, ma anche economica per l’azienda, dal momento che l’uso ad alta efficienza dell’acqua può garantire margini di profitto superiori rispetto a modalità tradizionali. Margini che possono diventare ancora più vantaggiosi se quella stessa acqua viene sfruttata anche come veicolo per trasferire nella coltura le fertilizzazioni.
Su questi temi si è sviluppato il convegno che oggi ha richiamato nel padiglione 6 di Udine Fiere oltre 500 persone con una forte e significativa presenza di studenti degli istituti tecnici e professionali di agraria (tra questi il Paolino d’Aquileia di Cividale, il Solari di Tolmezzo, il Marinoni di Udine e il Tagliamento di Spilimbergo). La partecipazione dei giovani è stata molto apprezzata dagli organizzatori e lo stesso Assessore regionale alle Risorse Agroalimentari e Forestali, Stefano Zannier, si è congratulato con le scuole e i ragazzi per aver colto l’evento Idrofuture come momento di conoscenza e aggiornamento del percorso formativo.
«Il tema dell’uso efficiente dell’acqua in agricoltura è centrale rispetto al prossimo futuro, e per prossimo futuro intendiamo domani mattina – ha affermato Zannier – è per questo che ci ritroviamo qui a ‘Idrofuture’ con esperti, operatori agricoli e aziende per continuare a dare la massima informazione rispetto alle condizioni tecnologiche più aggiornate. Qui in Fiera, oltre a comprendere il percorso della ricerca, si può avere una visione diretta dei prodotti in esposizione: vogliamo dare agli operatori – ha proseguito l’assessore – la possibilità di toccare con mano gli effetti dell’utilizzo di questi sistemi, anche dal punto di vista economico e non solo della riduzione dell’utilizzo dell’acqua: in fiera è possibile interfacciarsi con i professionisti per capire come adattare alla specifica realtà questi sistemi».
L’evento, che ha dato continuità e maggior sviluppo alla prima edizione dello scorso anno, svoltasi sempre alla Fiera di Udine, è stato organizzato dalla Regione Fvg mediante l’ERSA (Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale) in collaborazione con il CER (Consorzio di secondo grado per il Canale Emiliano Romagnolo), l’ANBI (Associazione nazionale bonifiche e irrigazione), l’ANBI FVG (Associazione regionale dei consorzi di bonifica del FVG) e viene realizzato con il supporto e la collaborazione di Udine Esposizioni e Pordenone Fiere.
Zannier si è soffermato anche sul ruolo che hanno avuto nella realizzazione di Idrofuture la Fiera di Udine e la Fiera di Pordenone, presenti al tavolo dei relatori con i rispettivi Presidenti, Antonio Di Piazza e Renato Pujatti: «il supporto e la collaborazione che le due fiere hanno messo in campo per rendere possibile un evento come questo è un esempio concreto di come si fa rete e ciò vale molto di più delle parole».
Ai lavori sono inoltre intervenuti: Francesco Miniussi, Direttore Generale dell’ERSA, Rosanna Clocchiatti, Presidente dell’Associazione dei Consorzi di Bonifica del Fvg, Nicola Dalmonte, Presidente CER, Carlo Cacciamani, Italiameteo, Pietro Gavino Zirattu, Anbi Sardegna, Massimo Ventulini, Consorzio di Bonifica Pianura friulana, Michele Fabro, ERSA FVG, Alessio Carlino, RAFVG, Giovanni Bigot, Mauro Schippa, Matteo Frandoli, Rodolfo Franchin e Fabrizio Totis, tecnici Sissar dei Consorzi bonifica FVG
La giornata ha consentito al pubblico di partecipare anche due tour guidati negli stand delle aziende Finapp, Haifa, Idrofolgia, Netafim, Rivulis, Rubicon Water, Toro, Valley, Winet, Wiseconn, partner di Acqua Campus, polo di ricerca del Canale Emiliano Romagnolo dedicato al trasferimento dell’innovazione alle imprese che operano in agricoltura.