Ieri la giornata internazionale delle bambine e ragazze, ma regnano sovrane le discriminazioni di genere

In occasione della Giornata internazionale delle bambine e delle ragazze, che si è celebrata ieri, 11 ottobre, in tutto il mondo, l’UNICEF in una nota ricorda che ogni anno sono 12 milioni le ragazze con meno di 18 anni che si sposano precocemente; sono 130 milioni le bambine tra i 6 e i 17 anni in tutto il mondo che non frequentano la scuola; 1 ragazza adolescente su 4 di età compresa tra i 15 e i 19 anni non ha un lavoro, né frequenta corsi di istruzione o formazione, rispetto a meno di 1 su 10 ragazzi della stessa età; circa 15 milioni di ragazze adolescenti di età compresa tra i 15 e i 19 anni hanno subito violenza sessuale nella loro vita; a livello globale, nel 2018, il 74% dei nuovi casi di HIV tra adolescenti tra i 10 e i 19 anni si sono verificati fra ragazze.
“Il mondo ancora oggi è per ragazzi e uomini”, denuncia il presidente dell’UNICEF Italia, Francesco Samengo. “Le norme di genere influenzano le scelte delle ragazze in tutto ciò che fanno: quando e con chi si sposano, se frequentano e completano la scuola, se hanno accesso ai servizi sanitari o si guadagnano da vivere. Oggi più di 1,1 miliardi di ragazze di età inferiore ai 18 anni sono pronte a prendersi il futuro. Investire su queste ragazze, sulla loro salute, istruzione e sicurezza, consentirà loro di costruirsi una vita migliore e di creare un mondo più pacifico e prospero per tutti noi”.
Ogni anno, l’11 ottobre, giornata internazionale delle bambine e delle ragazze, l’UNICEF e i suoi partner lavorano con le ragazze per amplificare le loro voci e difendere i loro diritti. Quest’anno, nell’ambito del tema “GirlForce: Unscripted and unstoppable” (Le ragazze sono inarrestabili), saranno celebrati i risultati raggiunti da, con e per le ragazze dall’adozione della Dichiarazione di Pechino e della Piattaforma d’azione, la più completa agenda politica di sempre per far progredire i diritti non solo delle donne ma anche delle ragazze.
I movimenti guidati da ragazze stanno affrontando problematiche come i matrimoni precoci, le disuguaglianze nell’istruzione, la violenza di genere, il cambiamento climatico, l’autostima e il diritto delle ragazze di entrare nei luoghi di culto o in spazi pubblici durante il periodo mestruale. Le ragazze stanno rompendo i confini e le barriere poste da stereotipi ed esclusione, anche quelli diretti a bambini con disabilità e a coloro che vivono in comunità marginalizzate. Come imprenditrici, innovatrici e promotrici di movimenti globali, le ragazze stanno guidando e favorendo un mondo che sia adeguato a loro e alle future generazioni. Le ragazze stanno dimostrando di essere “inarrestabili”, nulla dovrebbe porre freno alla loro partecipazione equa a tutti gli aspetti della vita.
PROGRESSI RAGGIUNTI NEL RISPETTO DEI DIRITTI DELLE BAMBINE E DELLE RAGAZZE
Negli ultimi 10 anni la percentuale di giovani donne che hanno subito un matrimonio precoce è diminuita del 15%, da 1 su 4 a 1 su 5.
Tra il 1998 e il 2017, il numero di ragazze che non frequentano la scuola è diminuito del 37,5%.
Tra il 1995 e il 2016, il numero di ragazze analfabete tra i 15 e i 24 anni è diminuito del 42% circa.
Nel 2017, 1 ragazza su 3 tra i 15 e i 19 anni ha subito mutilazioni genitali femminili nei 30 paesi in cui la pratica è concentrata rispetto a circa 1 su 2 nel 1990.
Nonostante i progressi, le ragazze imparano ancora meno, finiscono per guadagnare meno e hanno meno risorse e opportunità.