‘Il Brillo Parlante’ raccolta di racconti del friulano Elia Bianco: In fase di “preordine” per la casa editrice milanese Bookabook
Elia Bianco, friulano è autore di un libro, anzi di una raccolta di racconti, molti dei quali ambientati in Friuli, dal titolo accattivante ‘Il Brillo Parlante’. Elia ci ha inviato alcuni passi in anteprima così, ci scrive, da lasciare una idea più chiara del contenuto. Le pagine sono accompagnate da una breve sinossi e da un “perché ho scritto il libro” che ha sintetizzato in maniera lapidaria ma efficace le sue pulsioni letterarie: “Ho scritto storie forti per cuori caldi. Perché non potevo fare altro”. Approccio certamente interessante per chi si affaccia alle fatiche dello scrivere, anche se lo stesso Elia ci dice di non essere alla sua prima esperienza avendo già pubblicato un libro dal titolo ‘Chiamami cane’ per la casa editrice Giovane Holden di Lucca. Ma il nuovo volume in realtà non è ancora “fisico”, per ora è in fase di preordine per la casa editrice milanese Bookabook che lavora attraverso l’innovativo sistema della campagna di crowdfunding. Il sistema ci ha incuriosito tanto da analizzare il sistema della casa editrice ma non prima di aver letto quanto inviatoci da Elia Bianco, apprezzandone lo stile snello nel suo modo “parlato” di raccontare, dato che lui stesso ci spiega: “Quando scrivo uso la mia vera voce, e c’erano dei personaggi che avevano bisogno di una voce per dire alcune cose, di lasciare una traccia, su come si sentivano”. Ovviamente il giudizio dovrebbe essere dato sull’opera nella sua unicità e completezza, ma ma già le pagine e la sinossi che ci ha inviato l’autore sono stimolo alla curiosità. Spiega ancora Elia Bianco: “Si tratta di otto racconti animati da personaggi bizzarri, umani e disumani, al limite fra vizi e dipendenze o coscienziosi e perfetti, per sollevare dubbi su chi davvero siamo, affezionati alle nostre etichette che strutturiamo con cura, e con le quali finiamo per riconoscerci, per comodità, per paura. Otto racconti o forse sette, dipende, perché non so se tutti i personaggi arriveranno vivi all’appuntamento, che un paio di loro sono davvero in bilico fa la vita e la morte. Molti di questi personaggi potrebbero benissimo coincidere, fra un racconto e l’altro; ma non si direbbe mai. La mente non lo accetterebbe. Nell’immaginazione sarebbe impossibile, nella realtà, forse, non sarebbe impossibile per nulla. L’idea è quella di chiedere alla polvere cosa ci sia sotto”. Insomma se vi abbiamo incuriositi, e lo speriamo, andate sul sito https://bookabook.it/libro/il-brillo-parlante/ così oltre al volume di Elia Bianco potrete valutare e verificare quanto la proposta della casa editrice milanese Bookabook sia innovativa. “Si tratta, si legge nella presentazione di un’editoria diversa, dove i lettori sono protagonisti della vita dei libri. Diamo la possibilità ai lettori di scegliere, di partecipare, di portare i libri sugli scaffali delle librerie e di contribuire, attraverso il passaparola, a scriverne il successo”. Il sistema Bookabook nasce nel 2014 dall’idea di trasformare il lettore da consumatore a parte attiva della vita del libro. “Da allora sono successe molte cose, spiegano dalla casa editrice, nel 2015 ad Amsterdam siamo stati finalisti del premio internazionale per l’innovazione in editoria Renew the Book. E abbiamo costruito una delle comunità di lettori più numerose in Europa, abbiamo visto i nostri autori vincere premi prestigiosi e siamo stati invitati a raccontare Bookabook alle fiere del libro e nelle università da questa e dall’altra parte dell’oceano. Abbiamo lanciato la carriera di autori poi approdati a Mondadori, Giunti, Longanesi, Rizzoli, Piemme. A distanza di anni restiamo convinti che l’editoria possa essere migliore, più aperta alle idee e più trasparente. Questo è il nostro contributo”. Missione apprezzabile dato che purtroppo la strada per nuove autori nel nostro paese è in tortuosa salita, quasi missione impossibile, se non accompagnata a qualche “conoscenza” magari televisiva. Questo però rischia di promozionare schifezze e tagliare fuori potenziali capolavori, anche questo fa parte purtroppo delle diseguaglianze da combattere.