Il congresso regionale Cisl del Fvg riconsegna la carica di segretario generale ad Alberto Monticco

Alberto Monticco è stato come del resto previsto,  riconfermato all’unanimità dal 13° congresso regionale  come segretario generale della Cisl Friuli Venezia Giulia tenutosi a San Vito al Tagliamento. Anche la segreteria resta nella sua interezza secondo il principio, forse,  che “squadra che vince non si cambia” riconfermati  Luciano Bordin, Cristiano Pizzo, Renata Della Ricca e Claudia Sacilotto. La parola d’ordine di questo congresso è stata caratterizzata dallo slogan ‘Esserci per cambiare’. I lavori congressuali sono durati tre giorni nei è stato messo a punto il programma che impegnerà la Cisl regionale da qui ai prossimi quattro anni: dal ricambio generazionale interno all’organizzazione, alla partita della sicurezza, delle politiche industriali e, soprattutto, attive del lavoro e di un’alleanza strategica con il Veneto in una “visione aperta di Nordest”. Presente, nella giornata conclusiva, il segretario generale nazionale della Cisl, Luigi Sbarra. Inutile dire che gli echi della guerra in Ucraina e le conseguenze sull’economia italiana e regionale sono rimaste macabro sfondo dei lavori congressuali. I lavori si sono svolti come da programma con un focus particolare su donne e giovani, ma anche il punto sulle politiche regionali e dell’Organizzazione. E’ stata una tre giorni ricca di eventi, come detto in apertura,  all’insegna dello slogan Esserci per Cambiare. I lavori si sono avviati  mercoledì mattina con la relazione del segretario uscente e ricandidato, Alberto Monticco. Una relazione incentrata sull’oggi, ma anche sul futuro, con l’individuazione di alcuni pilastri programmatici per il prossimo quadriennio, a partire dal ricambio generazionale, passando per un impegno ancora più deciso e stringente sul tema sicurezza. Il pomeriggio, invece, è stato dedicato al dibattito e al primo focus tematico della tre giorni, ovvero quello dedicato alle donne. Alla tavola rotonda intitolata “Dalle parole contano al Codice rosso”  sono  intervenuti l’assessore regionale alla famiglia, Alessia Rosolen, il sostituto procuratore presso il tribunale di Pordenone, Federico Facchin, l’avvocatessa della famiglia di Lisa Puzzoli, Enrica Lucchin e la coordinatrice delle donne Cisl Fvg, Luciana Fabbro. La tavola rotonda è stata introdotta dalla segretaria Cisl Fvg, Claudia Sacilotto ed anticipata dalla  testimonianza di Mariella Zanier, madre di Lisa Puzzoli, uccisa nel 2017 a Viallaorba di Basiliano, dall’ex fidanzato. Atteso l’intervento dell’assessore regionale al Lavoro e alla famiglia Alessia Rosolen:  “In questo campo la politica deve investire nell’accompagnare la persona che ha subito una violenza in ambito domestico in un percorso che dia quell’indipendenza che è indispensabile per uscire dalla condizione di difficoltà” ha detto  l’assessore  Rosolen. Relativamente agli strumenti messi in campo dalla Regione l’assessore ha sottolineato l’importanza del lavoro come strumento di riscatto. Da qui la scelta della Giunta di aver associato alle Pari opportunità non più l’assistenza ma la competenza legata alle politiche occupazionali. Rosolen ha anche ricordato come nella nuova legge regionale sulla famiglia siano previsti degli specifici interventi per favorire l’uscita dalle situazioni di violenza in ambito familiare, “perché la soluzione non può essere esclusivamente di tipo giudiziario”. L’assessore ha poi rimarcato come, per quel che riguarda l’occupazione femminile, nella nostra regione i dati evidenzino una sostanziale tenuta, in contro tendenza rispetto ad altre regioni. “Un dato allarmante invece – ha detto Rosolen – è quella della terziarizzazione del lavoro che vede protagoniste in particolare le donne, con un rischio sulla qualità dell’occupazione”.
Infine, l’esponente della Giunta, intervenendo sul tema della declinazionale al femminile di alcuni termini di categorie professionali, ha detto che questa tendenza rischia di essere una soluzione cosmetica di facciata “per lavarsi la coscienza di forme di discriminazione ben più concrete e gravi”.  Giovedì è stata invece,  la volta del dibattito con i delegati e, nel pomeriggio del focus tematico “Giovani e Sindacato, costruire un nuovo dialogo”, durante il quale sono stati presentati in prima assoluta i risultati di un sondaggio realizzato dalla Cisl Fvg per sondare la percezione dei giovani, tra i 17 e 26 anni, rispetto al Sindacato e le loro aspettative. I lavori congressuali si sono chiusi venerdì , con l’elezione del nuovo Segretario generale e della segreteria e l’intervento, e con l’intervento conclusivo  del segretario generale nazionale, Luigi Sbarra. Nella sua relazione il segretario generale nazionale della Cisl, Sbarra è stato chiaro: uno scostamento di bilancio è indispensabile per estendere le protezioni introdotte dal “Sostegni 3″, supportare le imprese in difficoltà che applicano i contratti e investono nella sicurezza.  Per questo chiediamo di essere convocati nei prossimi giorni dal Governo per discutere gli interventi urgenti da mettere in campo, perché molte imprese sono allo stremo e le conseguenze rischiano di pagarle i lavoratori”. Una richiesta forte quella di  Sbarra  commentando in particolare  la situazione di sofferenza che molte imprese stanno vivendo, anche a causa della crisi in Ucraina. Sul piano generale delle politiche economiche secondo la Cisl “va aperta subito la discussione per una riforma fiscale che sostenga i redditi medio popolari da lavoro e pensione. Inoltre dobbiamo portare al traguardo il tavolo sulla riforma previdenziale – ha aggiunto Sbarra – e bisogna agire sui fattori reali dell’economia, per creare le condizioni del rilancio attraverso un grande patto sociale sia nazionale sia a livello regionale – ha concluso – per una nuova politica dei redditi, e per attuare gli investimenti previsti dal Pnrr”.