Il dado è tratto: sarà De Toni a sfidare Fontanini. Venanzi disponibile a far parte della squadra

Per qualcuno è da considerare una fuga in avanti, per altri la naturale conclusione di un dibattito sulla città di Udine, comunque sia l’annuncio del segretario regionale del Pd Renzo Liva, che sarà l’ex rettore Alberto Felice De Toni a sfidare Pietro Fontanini per lo scranno di sindaco di Udine, non accontenterà tutti e ci sono da aspettare malumori se non veri e propri ma di pancia in settori della sinistra. In una nota il segretario Dem  scrive: “Accelerare i tempi e mettere in condizione Alberto Felice De Toni e Alessandro Venanzi di costruire una proposta di progetto alternativa e vincente. Con le forze unite la vittoria è a portata”. L’annuncio sarebbe scaturito a seguito di un incontro tenutosi stamane tra l’ex rettore dell’ateneo friulano Alberto Felice De Toni e l’esponente dem Alessandro Venanzi che non è mistero corresse per la candidatura. In sostanza Venanzi avrebbe messo a disposizione la propria esperienza di amministratore ma a sedere sulla poltrona potenziale di sindaco potrà essere De Toni. A chiarire le condizioni  è lo stesso segretario Dem Liva: “Il Partito Democratico è forza che costruisce, con le idee, con i programmi, con donne e uomini impegnati sul territorio. Alessandro Venanzi, in rappresentanza del Pd udinese, può contare su una conoscenza capillare del territorio, su una competenza acquisita sul campo, su un forte supporto di militanti e iscritti, a partire proprio dal Segretario regionale e da tutta la segreteria”. “Cominciamo a dare svolta – conclude Liva – a cinque anni di Fontanini a capo di un’amministrazione grigia e spenta”.