Il presidente di Confindustria Emanuele Orsini e la famiglia Parelli sottoscriveranno la “carta di Lorenzo”
La Carta di Lorenzo, il manifesto dedicato alla memoria di Lorenzo Parelli, lo studente del quarto anno dell’Istituto professionale Bearzi di Udine, vittima nel 2022 di un tragico incidente durante il periodo di alternanza scuola-lavoro, sarà presentata e sottoscritta dal Presidente di Confindustria, Emanuele Orsini e dai genitori del giovane, Elena e Dino Parelli, in apertura del prossimo Consiglio Generale di Confindustria, in programma il 24 ottobre a Roma.
Durante l’assemblea generale di Confindustria Alto Adriatico dello scorso 27 settembre a Grado – quando la famiglia Parelli e Orsini avevano avuto modo di incontrarsi e conversare (nella foto) – il Presidente di CAA, Michelangelo Agrusti, aveva formulato la proposta, sul cui rapido e positivo epilogo ha espresso in queste ore parole di apprezzamento e ringraziamento. «Siamo stati tra i primi a sottoscrivere la Carta – aveva detto lo stesso Agrusti in un precedente incontro con la famiglia – facendola diventare il nostro undicesimo comandamento».
Della vicenda se ne era occupato anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che andò in visita al Bearzi dove parlò della iniziativa di CAA, Zero Morti sul Lavoro come uno degli elementi paradigmatici su cui si dovrebbe muovere tutto il Paese, sottolineando più volte l’importanza della sicurezza sul lavoro, definendolo un diritto inderogabile.
«La sottoscrizione della Carta di Lorenzo da parte di Confindustria – interviene Alessia Rosolen, assessore regionale al Lavoro, Formazione, Istruzione, Ricerca, Università e Famiglia – è un atto di grande responsabilità con cui l’associazione e tutte le aziende ad essa affiliate si impegnano a fare un ulteriore sforzo per salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori nei contesti scolastici e formativi. Ed è proprio con questo intento che due anni fa, su impulso della famiglia Parelli e a più mani, come Regione Friuli Venezia Giulia – ha detto ancora – abbiamo scritto questo manifesto: non perché restasse l’ennesima enunciazione di principi, ma un’identificazione di azioni e l’attivazione di misure di prevenzione a cui si obbligano tutti i soggetti che vi aderiscono, dalle aziende alle scuole, dalle organizzazioni sindacali ai lavoratori. Serve una nuova visone, di sistema, per rendere più sicuri i contesti lavorativi. La Carta di Lorenzo – ha concluso – vuole provare ad essere questa opportunità».
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