“Inchiesta di Ancona, ennesima inchiesta sul sistema Fincantieri” il j’accuse di Rifondazione Comunista
Finisce con il ringraziamento alla Guardia di Finanza per aver smascherato la rete di illegalità, il comunicato stampa a firma del segretario nazionale di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo sull’ennesima inchiesta giudiziaria che riguarda caporalato in aziede che lavorano per il colosso pubblico della cantieristiìca Fincantieri. “Torniamo a rivendicare la cancellazione delle norme che hanno generato questa situazione”, dice il segretario nazionale Acerbo assieme ad Antonello Patta, responsabile lavoro della stessa organizzazione politica. “L’inchiesta di Ancona – spiegano, con 30 denunciati, 153 regolari e 131 milioni di euro di fatture false – è l’ennesima che riguarda il sistema che ruota intorno a Fincantieri che solo formalmente può dichiararsi estranea. E’ la strategia di Fincantieri che ha prodotto questa giungla di illegalità e sfruttamento i cui proliferano aziende senza regole. Lo denunciamo da 20 anni, ma la politica di centrodestra e centrosinistra fa finta di non accorgersene ma ne porta la responsabilità. Il colosso pubblico è stato un’avanguardia di un processo che riguarda tutta la nostra economia e che è stato perseguito dai governi da più di venti anni. Questa situazione di terzomondizzazione della nostra cantieristica (e non solo) è figlia delle pseudo-riforme del lavoro di centrosinistra e centrodestra. Nel 1960 erano state vietate con la legge 1369 l’intermediazione e l’interposizione di manodopera con appalti e subappalti. Nel nostro ordinamento come scrisse in una sentenza la Corte di Cassazione si introduceva “il divieto di interposizione parassitaria nelle prestazioni di lavoro”. Come si è arrivati al sistema che da anni regna intorno a Fincantieri? Tutto questo è stato reso possibile da pacchetto Treu che ha introdotto nel 1997 il lavoro interinale (governo Ulivo) e il decreto legislativo 276 del 2003 del ministro leghista Maroni che ha introdotto la cosiddetta “somministrazione”. La precarizzazione del lavoro ha generalizzato condizioni di lavoro schiavizzato, sottopagato, senza diritti. Ha consentito di sfruttare e evadere il fisco. I vertici di Fincantieri , concludono, sanno tutto e sono corresponsabili”.