Incidente aereo a Lusevera, chiusa la prima parte delle indagini, tre gli indagati

La Procura della repubblica di Udine a emesso avvisi di garanzia  per tre persone in relazione allo schianto nel quale morirono il 29 aprile  scorso, Alessio Ghersi, pilota delle Frecce Tricolori, e il suo congiunto Sante Ciaccia, imprenditore milanese. Si tratta, è bene dirlo, di indagati in questo caso come “atto dovuto” per garantire l’esercizi corretto del diritto di difesa. Hanno quindi ricevuto “l’avviso”  la proprietaria dell’ultraleggero insieme ai due soci contitolari dell’azienda costruttrice dell’apparecchio. Come detto si tratta di atto dovuto, per consentire l’esercizio del diritto di difesa e la nomina, se lo riterranno,  di periti di parte. L’annuncio della procedura avviata è arrivata da un comunicato del Procuratore della Repubblica di Udine, Massimo Lia che specifica che l’iscrizione nel registro degli indagati è appunto  un “atto dovuto per garantire l’esercizio del diritto di difesa”, ed è necessario per poter procedere ad accertamenti tecnici anche di tipo irripetibile, sulla base delle prime risultanze investigative. Il fascicolo aperto presso la Procura di Udine reca l’ipotesi di reato di disastro aereo colposo e omicidio colposo. Già acquisiti, nella prima fase dell’inchiesta, i documenti di proprietà, quelli che “autocertificano” le manutenzioni e le rotte dell’ultraleggero, oltre che le risultanze dell’autopsia sui resti delle due vittime.