Industria friulana: Liva, Pd attento a indicazioni categorie “Prioritarie misure per accendere la crescita”

“Le richieste formulate da Confindustria Udine al Governo sono l’inizio di un dialogo che avrebbe dovuto aprire il precedente Esecutivo, per evitare i dati negativi di oggi. Ben venga dunque un rapporto propositivo con le categorie sia a livello nazionale che regionale, basato sui dati reali dell’economia e sulle realistiche politiche da predisporre”. Lo afferma il responsabile Economia Pd Fvg Renzo Liva, commentando le posizioni di Confindustria Udine sui dati dell’industria metalmeccanica del Friuli Venezia Giulia, che nel primo semestre del 2019 registrano una contrazione dei volumi produttivi del 2,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

“Il Pd, che è sempre attento alle indicazioni formulate da Confindustria e da ogni categoria datoriale e sindacale – spiega Liva – si è assunto il compito di rimediare ai danni di un Governo che ha devastato l’economia, la credibilità e i conti del Paese. Le misure per fermare il declino e accendere la crescita sono per noi prioritarie, dalla sterilizzazione dell’Iva al taglio del cuneo fiscale, dalle infrastrutture al costo del credito”.

“Ha ragione la presidente di Confindustria Udine a lanciare l’allarme sul debito gigantesco dell’Italia – aggiunge Liva – messo a rischio da misure di spesa e tensioni con l’Ue generate dal Governo a traino Lega. Purtroppo Salvini ha dimenticato le necessità del tessuto produttivo del nord, e Fedriga non ha fatto nulla per ricordarlo”.