La condanna di Blasoni, Sereni Orizzonti: pochi infermieri in Italia

Massimo Blasoni, il fondatore di Sereni Orizzonti
In un momento critico per la sanità italiana, Massimo Blasoni, fondatore del gruppo Sereni Orizzonti, ha espresso forte preoccupazione per l’attuale crisi di operatori sociosanitari (OSS) e infermieri, condannando la persistente inerzia nella formazione.
Gli ultimi dati confermano un quadro preoccupante: secondo il Ministero della Salute nel 2022 l’Italia contava 302.841 infermieri totali, di cui 268.013 dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale e 34.828 impiegati presso altre strutture. Con soli 5,13 infermieri ogni 1.000 abitanti, il nostro paese si posiziona ben al di sotto della media europea, mostrando anche significative disparità territoriali – dalla Campania con appena 3,83 infermieri per 1.000 abitanti, alla Liguria con 7,01.
Il confronto internazionale evidenzia una situazione altrettanto critica: considerando tutti gli infermieri attivi nel 2022, l’Italia ne contava 6,5 ogni 1.000 abitanti, molto inferiore alla media OCSE di 9,8 e alla media UE di 9. Nel contesto europeo, solo Spagna (6,2), Polonia (5,7), Ungheria (5,5), Lettonia (4,2) e Grecia (3,9) presentano dati peggiori.
«Ogni anno perdiamo migliaia di professionisti qualificati, un’emorragia che il sistema non può più permettersi», dichiara Blasoni, facendo riferimento ai dati presentati al terzo Congresso Nazionale FNOPI di Rimini. Il dato è preoccupante anche circoscritto al settore privato. «Le nostre RSA hanno liste d’attesa anche lunghe, mancano però gli infermieri e gli OSS necessari per accettare le richieste di ingresso», continua.
Il dato più allarmante riguarda i nuovi laureati. Nel 2022, l’Italia ha formato solo 16,4 infermieri ogni 100.000 abitanti, contro una media OCSE di 44,9. Si registra inoltre un crollo del rapporto domanda-offerta per il corso di laurea in Scienze infermieristiche: se prima della pandemia era pari a 1,6, nell’anno accademico 2024-2025 è crollato a 1,04, con candidati appena sufficienti a coprire i posti disponibili.
«La profonda crisi che investe il personale infermieristico e sociosanitario impone un piano straordinario per le professioni», continua il fondatore di Sereni Orizzonti. «Questo piano dovrebbe prevedere diversi obiettivi: motivare i giovani a intraprendere la professione e fornire stipendi e formazione adeguata a chi già lavora nel settore. È indispensabile rinnovare i percorsi universitari, aumentare il numero di lauree specialistiche e integrare formazione e sviluppo professionale continuo», continua. «Siamo di fronte a una sfida che richiede un impegno collettivo, sia nel pubblico che nel privato. La formazione di nuovi OSS e infermieri deve diventare una priorità nazionale per garantire un futuro sostenibile delle RSA», conclude Blasoni.