La sanità regionale e le incredibili dichiarazioni di Riccardi. Simona Liguori: «sanità ospedaliera e territoriale in crisi per le scelte fatte dalla Giunta Fedriga»

«Sono molto preoccupato per coloro che si vedono costretti a pagare una prestazione. Così, “obblighiamo” i cittadini a cercare delle risposte nel privato, e non nel pubblico. Vi è la necessità di cambiare il modo di operare del pubblico per assicurare velocità nell’erogazione del servizio. Non bisognerebbe pagare la salute. Da trent’anni vengono prese decisioni che non si dovrebbero prendere, e io non vedo alcuna differenza tra pubblico e privato». Se non fossero stati pubblicati su un autorevole quotidiano regionale e successivamente non smentiti, in pochi crederebbero che i concetti e le parole qui sopra riportati in versione integrale appartengano all’assessore regionale Riccardi. «È incredibile – ha commentato la consigliera Simona Liguori, vicepresidente della Commissione regionale sanità – che l’esponente della Giunta Fedriga parli della sanità del Friuli Venezia Giulia come se lui e il Presidente Fedriga non fossero tra i primi responsabili delle tante difficoltà che oggi affliggono il sistema sanitario regionale. Per Riccardi, invece, i cittadini sono costretti a pagare le prestazioni nel privato soltanto perché chi opera nel pubblico non è abbastanza veloce nell’erogare servizi. Come al solito le responsabilità sono di altri e non di chi da sei anni governa e decide le sorti della nostra Regione in tutti i settori. Riccardi dimentica che la sanità ospedaliera e territoriale del Friuli Venezia Giulia sono in grave crisi proprio per le scelte fatte negli ultimi sei anni dalla Giunta Fedriga e invece di proporre soluzioni e risolvere problemi, preferisce continuare il muro contro muro con i lavoratori della sanità pubblica. Ha ragione la Cgil – ha proseguito Liguori – quando sostiene che la priorità è arginare la fuga del personale verso il privato e tornare a rendere attrattive le professioni mediche e sanitarie, attivando un percorso di dialogo e confronto con i lavoratori e le loro rappresentanze. La scelta fatta sulle Risorse aggiuntive regionali (Rar) è invece quella opposta, con una distribuzione delle risorse calata dall’alto che penalizza le aree che storicamente hanno investito di più verso nella sanità territoriale. Per l’abbattimento delle liste di attesa – ha concluso Liguori – è urgente che la Giunta Riccardi Fedriga dia mandato ai Direttori generali delle tre Aziende ospedaliere di applicare senza esitazione l’art. 12 della LR 26 marzo 2009 n. 7, che prevede il pagamento diretto da parte dell’Azienda sanitaria delle prestazioni effettuate dal cittadino presso altre strutture qualora non siano rispettati i tempi previsti».