“La Scena delle donne” sabato fa tappa a Cordenons: in scena “In viaggio con la Duse”
Sabato 25 maggio la XX edizione della rassegna “La Scena delle donne”, diretta da Bruna Braidotti, organizzata dalla Compagnia di Arti&Mestieri e realizzata con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Friuli, fa tappa a Cordenons. In collaborazione con il Comune di Cordenons e Bonawentura / Teatro Miela di Trieste, va in scena all’Auditorium Aldo Moro alle 20.45 “In viaggio con la Duse”, spettacolo per la regia di Massimo Navone, prodotto da Bonawentura / Teatro Miela e Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi.
Lo spettacolo è una creazione collettiva di e con i giovani attori Riccardo Avramo, Marco Barriera, Agata Brevini, Giovanni Bruno, Michelangelo Canzi, Giorgia Cribiù, Vincenzo Di Giovanni, Pietro Landini, Cinzia Lorelli, Sara Manzoni, Maria Nicolì, Bianca Ponzio, Giulia Maria Prevedello, Stefano Pugliese, Alessandro Russo e Mario Sagone.
Nell’ottobre del 2023, presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano, il gruppo di giovani attrici e attori si è concentrato sul mito di Eleonora Duse, personalità di artista e di donna precorritrice di un modo di recitare inedito che stupiva per la sua naturalezza e intensità, ma anche sperimentatrice di nuove drammaturgie, nonché impresaria appassionata e coraggiosa. «Dalle vicende artistiche e umane di Eleonora Duse – scrive il regista Massimo Navone – si sprigiona un’energia creativa che colpisce al cuore per la sua purezza, che riaccende la passione per il teatro, che incoraggia a intraprendere con dedizione tenace uno dei mestieri più belli e difficili del mondo». Viaggiando con la Duse si respirano le atmosfere del mondo ottocentesco delle compagnie di giro, si condividono i sacrifici, la disperazione dei fallimenti, l’ebbrezza incredula della fama, di un successo mondiale senza precedenti nella storia.
Dalle lettere intrise di passione, dai frammenti di biografia, dalle battute rubate a Henrik Ibsen e Gabriele D’Annunzio, i grandi ‘cavalli di battaglia’ della ‘Divina’, nasce una drammaturgia collettiva che prende la forma discontinua, imprevedibile e abbagliante di un sogno ad occhi aperti creato dall’immaginario sorprendente di una nuova generazione di attori.