Legacoop Fvg in assemblea a Trieste: cooperare è una risposta al futuro del Fvg

Si è svolta questa mattina presso la Stazione Marittima di Trieste l’Assemblea delle cooperative aderenti a Legacoop Fvg. Titolo dell’evento, che ha visto anche l’approvazione del bilancio 2020 dell’Organizzazione, “Cooperare per il futuro del Friuli Venezia Giulia. Nuova impresa, difesa del lavoro, opportunità per le nuove generazioni”. I lavori, dopo la relazione del Presidente di Legacoop Fvg sono proseguiti per buona parte della mattina, perfino oltre i tempi previsti dal programma. Un dibattito vivace e pieno di spunti, al quale, oltre ai molti cooperatori in rappresentanza delle varie anime della galassia delle cooperative, ha partecipato in remoto il presidente nazionale di Legacoop Mauro Lusetti. Un contributo non formale è stato portato anche da alcuni fra gli ospiti presenti che sono entrati nel vivo dei temi posti dall’assemblea a dimostrazione di come le questioni sul tappeto all’indomani dei drammi del Covid debbano diventare patrimonio di dialogo comune perchè, come ha concluso nel suo intervento il Presidente di Legacoop Fvg Livio Nanino: “Nelle sfide che attendono il nostro Paese nessuno può sperare di bastare a sé stesso: servono tavoli di confronto ed elaborazione che mettano assieme i territori e non si contrappongano ad altri, costituendone piuttosto integrazione e contributo, per l’interesse della nostra regione e dei suoi cittadini, per l’interesse delle imprese cooperative che rappresentiamo.”
Fra i presenti oltre al già citato Sindaco di Trieste Roberto Di Piazza, Alessia Rosolen, Assessore Regionale lavoro, formazione, istruzione e famiglia, Antonio Paoletti, Presidente Camera di Commercio della Venezia Giulia, Roberto Di Lenarda, Magnifico Rettore dell’Università di Trieste, Simone Gamberini, Direttore Generale Coopfond.
In chiusura dell’evento sono state premiati i progetti del Bando Coopstartup selezionati che hanno ricevuto gli assegni di 15000 euro ciascuno come previsto dal bando che ha visto i progetti iniziali arrivare alla selezione della commissione valutatrice. Il risultato di una ventina di partecipanti è stato lusinghiero in termini di adesioni alla luce anche delle difficoltà create dalla pandemia. Una prima selezione è quindi stata operata arrivando all’individuazione di 10 gruppi che hanno potuto usufruire dell’accesso ad un percorso di formazione finalizzato a trasformare l’idea iniziale in progetto d’impresa.
Fra gli interventi “politici” quello dell’assessore regionale al Lavoro del FVG, Alessia Rosolen, secondo cui “Va rigettato con forza il concetto che a un appalto di servizi corrisponda il venir meno dei diritti dei lavoratori, così come l’idea che quello svolto all’interno delle cooperative sia un lavoro di minor pregio”. La stessa Rosolen ha sottolineato con determinazione l’importanza del ruolo degli operatori del settore pubblico in questo anno e mezzo di pandemia: non solo quelli del settore sanitario, ma anche quelli della macchina amministrativa istituzionale che ha erogato tutti quegli interventi che hanno consentito al paese di resistere a fronte dell’impatto economico del Covid.
Allargando il ragionamento all’aspetto occupazionale della crisi, l’assessore ha ribadito come il Friuli Venezia Giulia rappresenti una delle regioni che ha retto meglio l’urto della pandemia, con dati positivi a livello nazionale relativamente al lavoro giovanile nel pordenonese e nell’area giuliana per quello femminile.
Un quadro complessivo a livello locale che, come ha affermato Rosolen, testimonia la condizione di un territorio che ha saputo resistere meglio di altri, anche “grazie agli ammortizzatori che l’Amministrazione ha saputo predisporre e mettere in atto per venire incontro alle situazioni di difficoltà generate dall’emergenza”.
L’assessore ha infine ringraziato le realtà della cooperazione regionale per il contributo apportato in termini di proposte e suggerimenti alla Strategia di specializzazione intelligente (Smart Specialization Strategy – S3), quale strumento di programmazione finalizzato a migliorare l’efficacia delle politiche di ricerca e innovazione.
Intervento all’assise delle cooperative anche da parte del segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli: “Siamo tutti di fronte a una sfida e l’errore piu grande sarebbe pensare di rispondere con gli strumenti del passato. Ha spiegato Shaurli, è una sfida che riguarda tutti, politica, Stato e impresa. Una sfida che ci chiede di ripartire riducendo e non ampliando le diseguaglianze, che ci chiede di pensare a nuove forme di protezione sociale”. Shaurli, portando il suo saluto all’Assemblea delle cooperative aderenti a Legacoop Fvg ha ricordato quelle che ha definito le “profonde e radicate amicizie nel mondo della cooperazione” Shaurli ha denunciato la “sindrome da assalto alla diligenza sulle risorse europee” ammonendo che “le risorse Ue chiedono di fare riforme e scelte: allo Stato, alle Regioni e al sistema delle imprese. Non si può pensare che si torni a crescere solo con la calmierazione dei salari, né con meno sicurezza sul lavoro né con dipendenza da rendite finanziarie o contributi pubblici. E questo è stare dalla parte delle imprese perché credo che la stragrande maggioranza di esse siano pronte a questa sfida, a partire dal mondo della cooperazione “.
Shaurli ha poi ribadito che “serviranno nuove forme di protezione sociale ma già oggi la cooperazione sociale ha molto da insegnare. Dal servizio educativo domiciliare fondamentale per le nuove fragilità alla sanità territoriale, alla integrazione sociosanitaria, che è il motivo per cui sono stati raddoppiati i fondi del Pnrr sulla sanità”.
“Ho il timore che questa pandemia abbia ancor più acuito l’individualismo e – ha aggiunto – si sia persa la capacita di pensare in una dimensione collettiva. A fronte di questa crisi la cooperazione è e può tornare ad essere ancora di più esempio”.

Maria Asperto