Lettera aperta al Sindaco Fontanini, in merito alla sua ultima esternazione

L’Associazione udinese Costruire Futuro ha reso noto il testo di una lettera “aperta” al sindaco di Udine  Pietro Fontanini in merito, si legge nella presentazione, alla sua ultima esternazione. Come è noto Fontanini si ha parlato di Udine “città ingrata”. Per questa ragione, dicono Antonella Eloisa Gatta Presidente e Alberto Zanier Vicepresidente a nome del Consiglio Direttivo, sembrava opportuno far conoscere il nostro punto di vista, come gruppo civico interessato.

“Egregio sig. Sindaco prof. Fontanini,
abbiamo letto la Sua esternazione pubblica, relativa al Suo dubbio se ricandidarsi o meno a causa di quella che Lei chiama ingratitudine di parte della città nei Suoi confronti. Prima di esprimerci abbiamo atteso un attimo per una eventuale Sua precisazione o rettifica in merito che non c’ è stata. Ebbene, non possiamo nascondere la nostra sorpresa, da un uomo politico di lungo corso come Lei, che ha ricoperto vari importanti ruoli istituzionali, non ci saremmo aspettati una simile presa di posizione. Lei ricopre la carica di Sindaco perché la maggioranza dei votanti lo ha scelto (anche se per pochi voti), dopo essersi liberamente candidato attraverso il Suo partito, non certo obbligato. Dovrebbe dopo tante esperienze essere consapevole che vincere le elezioni e governare vuol dire anche essere alla prima occasione bersaglio delle critiche dell’ opposizione, anche dure (del resto anche i supporters della Sua coalizione non ci paiono angioletti da questo lato), ed essere preparato anche ad accettarle senza permalosità o risentimento, fuori luogo per una rilevante figura politica come la Sua. La parola “ingratitudine” potrebbe essere presa per buona se Lei per le opere deliberate ed attuate dalla Sua Giunta avesse attinto al Suo patrimonio personale, da benefattore, non dalle casse pubbliche, ma ovviamente non è così, e quindi la collettività, piaccia o meno, ha il sacrosanto diritto di critica se ritiene di non gradire o apprezzare determinate opere o interventi messi in atto con denaro pubblico. Se riscontra quella che Lei chiama ingratitudine da parte di molti cittadini che manifestano poco apprezzamento nel Suo operato forse magari un po’ di autocritica tornerebbe utile, con umiltà, magari incentrata sulla Sua capacità di ascolto e dialogo con la gente che non pare essere la Sua dote principale. Non certo replicando stizzito alle critiche sui social, cosa che non si addice ad una figura come quella del Sindaco. Se Lei è convinto di aver operato bene è giusto che si ripresenti, senza timori e senza mettere le mani avanti. Se ha davvero operato bene, come Lei afferma, avrà certamente il consenso popolare. Se perde vorrà dire che forse il Suo operato (non solo opere, ma anche il modus operandi) non sarà piaciuto alla maggioranza degli elettori. Il momento elettorale d altronde serve a quello, perché i cittadini si esprimano, in positivo o in negativo. Per concludere, se la Sua esternazione invece è stata fatta, prendendo come pretesto questa presunta “ingratitudine” dei cittadini, per verificare le reazioni ed il reale appoggio all’ interno della Sua stessa coalizione, beh questo non sarebbe certamente una scelta rispettosa nei confronti della cittadinanza udinese.
Buon lavoro sig. Sindaco.”