Lettera dell’ambientalista Marino Visintini: “il CAFC intimidisce me e l’Osservatorio Civico contro le Illegalità del Friuli V.G.”

In una lettera inviata agli organi di stampa il noto ambientalista Marino Visintini lamenta quello che definisce un tentativo intimidatorio  volto a limitare la libera azione della associazione Osservatorio Civico contro le Illegalità del Friuli V.G., questo il testo integrale della lettera:

“Ho riflettuto parecchio prima di divulgare questo comunicato, ma alla fine l’ho ritenuto un obbligo verso me stesso, verso chi mi conosce e con me ha condiviso tante battaglie per la difesa dell’ambiente e dei diritti dei cittadini comuni con onestà intellettuale senza alcun interesse personale e con entusiasmo in oltre 30 anni; ho sempre cercato di portare a conoscenza dei più, che altrimenti nulla saprebbero, situazioni problematiche per chiarirne i contorni attraverso documenti, dibattiti, confronti aperti ed onesti senza preconcetti o zone d’ombra.
Ebbene, per la prima volta, abbiamo ricevuto da un esimio studio legale udinese che ha avuto mandato specifico dal CAFC Spa, una lettera che ci pare assolutamente intimidatoria in quanto volta a limitare la libera azione di un’associazione, l’Osservatorio Civico contro le Illegalità del Friuli V.G. , caratterizzata da propositi costruttivi di trasparenza assoluti verso ogni problematica emergente nel nostro territorio che forse sono stati, fallando, interpretati come accusatori o di ingerenza gratuita.
Orbene, tra tante iniziative intraprese ed interventi assunti nel settore ambientale, a fronte di una nostra richiesta di intervento ai superiori Enti competenti per porre fine ad un contraddittorio tra un consigliere regionale e l’ente gestore CAFC Spa riguardo il Depuratore di Lignano Sabbiadoro che va avanti da 4 anni, veniamo avvertiti che ” si diffida l’Osservatorio a proseguire oltre nelle proprie iniziative, ritenendolo diretto responsabile, in uno con il signor Marino Visintini al quale la presente a titolo personale è parimenti indirizzata, del pregiudizio patrimoniale e non patrimoniale che la mia Assistita venisse a patire”.
Ancora che ” si rappresenta sin d’ora che, laddove Cafc Spa riscontrasse ulteriori iniziative di tenore analogo a quello qui descritta agirà senz’altro, avendomene conferito mandato, a propria tutela nelle competenti sedi, senza ulteriore avviso”.
Il nostro stupore commisto all’amarezza dovuta alla nostra buona fede e volontà di fare l’interesse pubblico viene ora ulteriormente aumentata dalla lettura delle osservazioni proposte dai Consiglieri Regionali Cristian Sergo e Ilaria Dal Zovo nella procedura di screening avviata dagli uffici regionali su un progetto di Potenziamento ed adeguamento dell’impianto di depurazione di Lignano Sabbiadoro proposto dal gestore: 50 pagine documentate ed argomentate che non fanno altro che incrementare le nostre preoccupazioni sullo specifico.
Ci domandiamo perchè il CAFC Spa o la Regione Friuli V.G. che dovrebbero essere super partes, invece di continuare questo muro contro muro con i consiglieri del Movimento 5S limitandosi a sporadiche dichiarazioni rassicuranti, non circostanzino i punti contestati nel dettaglio ed affrontino magari in un dibattito pubblico consentendo una volta per tutte di comprendere la reale situazione in maniera non equivoca e parziale.
A titolo di esempio un’affermazione, contenuta nella medesima lettera del 29/01/ 2021 con cui i legali di CAFC Spa mi diffidano e di cui non si comprende il senso, che fa riferimento ad un contenzioso civile sorto tra l’affidatario della progettazione e Direzioni Lavori e CAFC, contenzioso che da una verifica risulta chiuso con sentenza del Tribunale di Udine passata in giudicato già a ottobre 2019 che ha visto soccombere CAFC Spa per i propri errori.
Ed anche su questo parrebbe doversi chiarire, da parte di CAFC Spa e della Regione che richiama esplicitamente il contenzioso nella propria determinazione di autorizzazione allo scarico del depuratore di Lignano Sabbiadoro, effetti economici e tecnici che il consigliere Cristian Sergo ha ben evidenziato nel corso di una conferenza pubblica alla quale abbiamo partecipato l’8 gennaio 2021.
L’Osservatorio non intende affatto ledere l’immagine di CAFC Spa, ma desidera solo sopperire alla mancanza di informazioni precise e tutelare i diritti dei cittadini che,in quanto fruitori di servizi erogati dal CAFC Spa pagano adeguatamente.
Come il sottoscritto sta facendo da oltre 30 anni, l’Osservatorio vuole procedere nell’interesse della difesa dell’Ambiente, della Salute e dei Diritti del Cittadino e tenterà di sensibilizzare e coinvolgere più gente possibile affinchè tutti prendano conoscenza di sè e della comunità cui appartengono”.
Distinti saluti.