Lettera di Legambiente al presidente del Consiglio regionale Fvg Zanin: “Il “rispetto” in Consiglio Regionale Anche noi siamo Friuli Venezia Giulia!”
Una accorata e decisamente piccata lettera a firma Marco Lepre, per conto del circolo Legambiente della Carnia Val Canale Canal del Ferro, è stata inviata al presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin senza ottenere ad oggi, viene affermato dallo stesso Lepre, alcuna risposta. Oggetto della missiva il nuovo progetto Siot: “Rispetto per la gente! Rispetto per l’ambiente!” è stato lo slogan che, poco più di una decina di anni fa, le popolazioni della Carnia gridarono nelle piazze e nelle strade di Paluzza e di Tolmezzo in due affollate manifestazioni che furono determinanti nel fermare il progetto di un devastante elettrodotto aereo, che rischiava di passare sulla testa delle comunità e non solo in senso figurato. “Rispetto per la gente e rispetto per l’ambiente” era anche quello che si attendeva di trovare, lo scorso 29 settembre, la delegazione dei Comitati e delle associazioni che si stanno opponendo al progetto di centrali della SIOT (la Società che gestisce l’oleodotto transalpino), scesa a Trieste per assistere alla trattazione di un’interrogazione presentata sull’argomento dai Consiglieri del Patto Per l’Autonomia Moretuzzo e Bidoli. In sostanza, si attendeva dall’Assessore all’Ambiente Scoccimarro un chiarimento circa l’apertura di un tavolo pubblico di confronto sui progetti della SIOT, alla luce anche delle considerazioni preoccupanti espresse da un organismo tecnico e imparziale, come l’Agenzia per l’Energia del Friuli Venezia Giulia. Più che la risposta data da Scoccimarro – l’Assessore ha insistito sul fatto che la Regione si è limitata ad applicare la legge e che le autorizzazioni sono state rilasciate dagli uffici, mentre è rimasto vago sulla possibilità di un ulteriore approfondimento con tutti i soggetti interessati – quello che ha sconcertato chi era sceso dalla Carnia per assistere alla seduta, è stata la sua sufficienza nel trattare l’argomento, se non addirittura l’ostentato atteggiamento sprezzante. Mentre il Consigliere Bidoli si rivolgeva a lui per la replica, l’esponente della Giunta appartenente a “Fratelli d’Italia”, infatti, gli ha voltato le spalle, intrattenendosi a colloquio con alcuni funzionari e con la Presidente della Quarta Commissione Mara Piccin, che aveva lasciato il suo banco, attraversando l’intera aula, con una inopportuna espressione sorridente e divertita. Chi presiedeva la seduta in questo caso il Vicepresidente del Consiglio Stefano Mazzolini, oltretutto eletto nel Collegio di Tolmezzo avrebbe dovuto fermare la discussione e, prima di farla riprendere, chiedere a Scoccimarro di ascoltare le parole di Bidoli, assumendo un atteggiamento più rispettoso nei confronti dei Consiglieri, dei cittadini che essi rappresentano e del pubblico che seguiva i lavori. Così non è stato e Mazzolini, dimenticando quello che è il suo principale compito, ha ignorato quanto stava accadendo, forse distratto dalla lettura di messaggi sul telefonino. Erano alcuni anni che non assistevo ad una seduta del Consiglio Regionale e voglio augurarmi che un certo imbarbarimento della politica non abbia intaccato ormai anche il funzionamento delle istituzioni. Mi appello, quindi, alla Sua riconosciuta sensibilità per porre rimedio ed evitare il ripetersi di queste situazioni. Per chi si è sobbarcato la trasferta a Trieste, in una giornata non certo clemente dal punto di vista atmosferico, non si è trattato certamente di un bello “spettacolo”. La sostanza e la reale rispondenza di uno slogan che, da qualche tempo, vuole esprimere l’orgoglio di appartenere alla nostra regione, si dimostra anche da questi comportamenti e, direi, in primo luogo da essi. Non sono, forse, “Friuli Venezia Giulia” anche gli amministratori locali, le associazioni di volontariato e i cittadini della Carnia scesi a Trieste in difesa della loro terra e della loro salute?