“Lettera di Natale” giovedì la presentazione al centro Balducci

Anche quest’anno avremo il piacere di presentare la “Lettera di Natale” da un paio d’anni espressione di vissuti e riflessioni non solo di un gruppo di preti delle Diocesi del Friuli Venezia Giulia e del Veneto, ma anche di altri religiosi e gruppi di laici che vivono e operano sulle nostre terre e con noi condividono tante vicende umane incontrate, con attenzione particolare a quelle segnate da povertà, marginalità e fatica di vivere.  Così si legge in una nota del Centro “Ernesto Balducci” di Zugliano che annuncia la presentazione della Lettera, che si terrà GIOVEDÌ 15 DICEMBRE p.v., alle ore 11.00, presso il Centro a  Zugliano (Udine). La “Lettera di Natale” 2022, che riporta come titolo “Primavera di umanità”, esordisce con un ricordo grato e riconoscente di don Pierluigi Di Piazza, che ci ha lasciato lo scorso 15 maggio, fondatore del Centro Balducci di Zugliano e promotore dei periodici incontri dei preti della Lettera di Natale. Tenendo fisso lo sguardo sulla sua profetica ed evangelica testimonianza accanto ai fragili della storia, i firmatari esprimono il desiderio di continuare a tener vivo in loro il medesimo impegno, che intravedono anche in tanti uomini e donne di buona volontà dei quali citano alcuni esempi concreti. I firmatari non vogliono pertanto chiudere gli occhi di fronte a situazioni di indifferenza e di esclusione che vivono tante persone a partire dal nostro territorio: da un contesto sociale complesso e sofferto con l’aggravamento delle situazioni di povertà, alle migrazioni; dalle guerre in atto sul nostro pianeta e dalla sconsiderata corsa al riarmo aggravata dalla minaccia posta dalle armi nucleari, a una economia “che uccide”. Per questo – e ne ripropongono in calce il testo – fanno proprio il “Patto di Assisi”, firmato qualche settimana fa da papa Francesco insieme a molti giovani economisti del mondo. La Lettera propone in conclusione l’impegno a vivere il Natale in una dimensione universale di fraternità e solidarietà verso esclusi ed emarginati con la medesima fedeltà di Hebe de Bonafini, morta qualche giorno fa a 93 anni, attivista argentina tra le fondatrici delle Madri di Plaza de Mayo. E si chiude con l’invito a fare proprie le parole del Vangelo nel dar vita a una vera e propria “Primavera di Umanità”.