Lo Scriptorium Foroiuliense riproduce la Bibbia di Gutenberg: realizzata con un mix di tecniche antiche e moderne
Una Bibbia per unire l’Europa grazie a radici comuni fatte di cultura, bellezza, inventiva, saper fare. È questo l’ambizioso progetto al quale sta per dare il via lo Scriptorium Foroiuliense, la Scuola Italiana Amanuensi con sede a San Daniele del Friuli (UD) che da anni è impegnata nel recupero dell’arte della scrittura a mano e delle tecniche del libro antico. La prossima impresa del sodalizio verte infatti attorno a uno dei libri più famosi del mondo: la Bibbia delle quarantadue linee di Johannes Gutenberg, il primo libro stampato in Europa con la tecnica dei caratteri mobili, realizzato a Magonza a partire dal 1453.
«Realizzeremo cinque copie dello storico volume, a partire dai file digitalizzati messi a disposizione dalla Bodleian Library di Oxford, che possiede una delle sole ventidue Bibbie originali complete esistenti al mondo – spiega il presidente dello Scriptorium Foroiuliense Roberto Giurano –. Utilizzeremo tecniche moderne che permettono di avere copie estremamente simili all’originale, combinate con tecniche antiche di produzione della carta e legatura». In questo modo, gli studiosi di tutto il mondo avranno modo di consultare volumi fedeli all’originale in ogni dettaglio, dalle dimensioni ai colori.
A lavoro concluso una copia rimarrà in Friuli, mentre per le altre quattro sono in corso di formalizzazione gli iter di donazione a prestigiose istituzioni italiane ed europee: la Biblioteca del Senato, la Casa della Cultura del Parlamento Europeo, la Biblioteca Nazionale di Spagna a Madrid e infine il Museo del Libro e della Stampa di Kiev. Non solo, spiega Giurano: «Sono coinvolte anche università ed enti che ci daranno il loro patrocinio e manderanno contributi scritti da eminenti studiosi per impreziosire ulteriormente il volume. La cosa più bella sarebbe avere anche degli interventi istituzionali dai Paesi coinvolti: in particolare, ci siamo attivati per chiedere una prefazione alla premier italiana Giorgia Meloni e, attraverso i canali diplomatici, anche al presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Speriamo cheaccolgano la nostra proposta, per dare ancora più forza al messaggio universale, di cultura ma anche di pace e fratellanza, che il nostro progetto porta con sé».
Nel progetto dello Scriptorium sono coinvolte una cinquantina di persone e i lavori dureranno circa un semestre, a partire da marzo. La prima fase è quella grafica con cui verranno preparati i file di stampa. Le 644 pagine della Bibbia saranno stampate su carta di cotone fabbricata a mano nell’Opificium Librorum. «Quattro pagine – spiega sempre Giurano – saranno invece riprodotte proprio con la tecnica utilizzata da Gutenberg, la stampa a caratteri mobili: per farlo utilizzeremo un torchio tipografico storico a caratteri mobili». Anche la legatura e la realizzazione delle coperte avverranno a mano, utilizzando tecniche antiche. La presentazione ufficiale è in programma il 13 settembre a Montecitorio, dopodiché quattro copie saranno donate alle prestigiose istituzioni pronte ad accoglierle.
La Scuola Italiana Amanuensi – Scriptorium Foroiuliense fin dal 2012, anno della sua fondazione, guida la riscoperta dell’arte della scrittura a mano e del libro antico in Italia, non è nuovo a progetti culturali di rilevanza nazionale e internazionale. Oltre a formare allievi da tutto il mondo (più di 3.000 in poco più di dieci anni) nell’ambito della scrittura a mano (onciale, gotica, cancelleresca e corsivo inglese), della miniatura, della legatura e della fabbricazione della carta, lo Scriptorium realizza preziose copie, curate in ogni dettaglio, di celebri volumi antichi, che raggiungono biblioteche, istituti e musei internazionali. Nel 2021 ha prodotto dodici repliche del “Dante Guarneriano”, manoscritto contenente una delle più antiche copie dell’Inferno della Divina Commedia, donandone una anche alla Casa della Cultura del Parlamento Europeo. Nel 2022 ha presentato alla Camera dei Deputati le venti copie anastatiche della “Operina” di Ludovico degli Arrighi detto il Vicentino, uno dei più antichi manuali di scrittura a mano, realizzate in occasione del suo cinquecentesimo anniversario.