Lunedì prossimo si presenta ai friulani il nuovo ed ennesimo cartello elettorale “La Sinistra”

Per un’alternativa di sinistra in Europa, lunedì prossimo è previsto un incontro pubblico organizzato da “La Sinistra – Friuli Venezia Giulia” dalle ore 18:30 alle 21:30 presso Lino’s & Co Udine in Via Artico di Prampero 7. Ricordiamo, a chi fossero sfuggite le ultime giravolte politiche dell’area di sinistra del dopo 4 marzo 2018, che si tratta del  gruppo che si è ritrovato sotto il nuovo simbolo per le europee prossime venture con il nome  “La Sinistra” nel quale sono, per ora, confluite le sigle di Rifondazione Comunista, che prima era con Potere al Popolo (che cercherà , pare,  di correre da solo)  e Sinistra Italiana, che prima era in Liberi e Uguali con Mdp – Articolo uno che, invece, nel prossimo fine settimana, pare, si costituirà in partito autonomo cercando anche lui di correre alle europee in solitario ma che per farlo dovrebbe raccogliere (come del resto Potere al Popolo) fra 30mila e 35mile firme per ogni collegio. Per presentare una lista alle elezioni europee in Italia infatti  bisogna raccogliere le adesioni  di sostenitori tranne nel caso in cui la lista elettorale abbia partecipato alle precedenti elezioni al Parlamento italiano o europeo con un proprio simbolo e ottenendo almeno un seggio. Potere al popolo non ha eletto nessuno mentre dato  che il simbolo Leu sotto il quale sono stati eletti i parlamentari di Sinistra Italiana e Mdp-Articolo uno è “proprietà indivisa” nessuno potrà utilizzare quel simbolo e quindi la presentazione alle Europee.  Inutile dire quindi che il magnetismo esoterico che ha provocato il dissolversi di ogni precedente differenza programmatica nell’attrazione fra Sinistra Italiana e Rifondazione Comunista è dato dal fatto che, per esemplificare, grazie all’esistenza del seggio europeo ereditato da Rifondazione, non si dovranno raccogliere le firme per la presentazione delle liste di questo nuovo cartello “La sinistra”.  Scriviamo questo articolo alle ore 16,40 del 4 marzo 2019, è bene puntualizzarlo, perchè nel giro di qualche giorno, forse ore, la situazione potrebbe cambiare ancora perchè, non c’è ne voglia nessuno, per onesta intellettuale dobbiamo dire che nella “sinistra”, intesa come area, una certa schizofrenia politica è di casa, come di casa è una certa voglia di poltrone garantite “ad personam” che sono state  concausa della debacle del 4 marzo 2108.  Ma commenti a parte torniamo all’iniziativa di lunedì prossimo per la quale  è stata emessa una nota di convocazione, ma risulta postata a livello individuale su Facebook, visto che la comunicazione non è il forte di quest’area che non riesce proprio a dotarsi di strumenti comunicativi esaustivi per chi cerca informazioni, ma forse è una sofisticata tecnica che a noi tradizionalisti cultori della penna sfugge e che non ci esime, per serietà professionale, a raccontare quanto bolle in pentola fra i “progressisti”, almeno finchè nella pentola la pietanza sarà bruciata o l’acqua di cottura completamente evaporata.
Il titolo dell’evento udinese è:  “Per un’alternativa di sinistra, antirazzista, femminista, ecologista in Europa”, questo invece il testo del “post” Facebook dal quale abbiamo “pescato” il comunicato: Le prossime elezioni europee rappresentano una sfida molto alta: costruire uno spazio politico alternativo sia alla prosecuzione delle politiche neoliberiste, causa di disuguaglianze e povertà, sia al crescere della barbarie dei razzismi e dei nazionalismi.
Uno spazio a disposizione di quei movimenti che oggi costituiscono la principale speranza su scala planetaria: il movimento delle donne che partendo dalla denuncia della violenza maschile mette in discussione tutte le forme di dominio – di sesso, di classe, di culture -, ed il movimento per il clima e l’ambiente che vede una generazione di ragazze e ragazzi pretendere un futuro per la terra e le specie viventi, quindi un cambiamento radicale del modello di sviluppo. Uno spazio a disposizione di chi nel nostro paese in questi anni ha condiviso l’impegno per la difesa e l’attuazione della Costituzione nata dalla Resistenza, le lotte per la difesa dei beni comuni e i diritti civili e sociali, l’opposizione alle “riforme” neoliberiste a partire da quella delle pensioni, alle privatizzazioni, alla precarizzazione del lavoro. Uno spazio per chi si schiera da anni contro xenofobia e razzismo nelle mobilitazioni e nella solidarietà attiva.
L’Europa che vogliamo costruire si fonda sulla democrazia reale e sull’autodeterminazione di donne e uomini; sulla giustizia sociale, ambientale e fiscale; sulla redistribuzione della ricchezza e del lavoro; sulla riconversione ambientale e sociale dell’economia; sul diritto al reddito e sui diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, sulla solidarietà contro le politiche securitarie e di respingimento delle e dei migranti; sulla pace, il disarmo e la cooperazione internazionale.
Per questo è necessario rompere la gabbia neoliberista definita dai trattati e porre fine alle politiche di austerità, che hanno aumentato le disuguaglianze sociali nei paesi della UE e gli squilibri fra paesi dell‘Unione, fornendo terreno fertile per i tanti imprenditori della paura e dell’odio, facendo risorgere nazionalismi, xenofobia, razzismo.
Lavoriamo in Italia ed in Europa per la confluenza di tutte le soggettività politiche, culturali, sociali, civiche e di movimento, che si battono per l’uguaglianza, la solidarietà, l’umanità, con un programma i cui punti fondamentali si articolano a partire dalla piattaforma del Partito della Sinistra Europea e dal Green New Deal di Primavera europea”.