M5s Fvg: “Necessario Piano condiviso con gli operatori per affrontare emergenza”
“Davanti all’aumento dei contagi e della pressione ospedaliera, gli attuali piani pandemici appaiono ancora più inadeguati. Serve un Piano condiviso con gli operatori per superare le criticità, ammesse anche dall’assessore Riccardi”. Lo sottolinea il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, Andrea Ussai. “Le criticità legate all’aumento della casistica riguardano ritardi nella presa in carico dei soggetti positivi, nel prelievo e nella refertazione dei tamponi, problemi nel tracciamento e nel rilascio di provvedimenti di isolamento e quarantena, come evidenziato nella conferenza stampa tenuta oggi dal vicepresidente con il direttore generale di ASUGI, Antonio Poggiana, e come ci viene segnalato quotidianamente anche da persone che dovrebbero essere in isolamento ma il cui Green pass continua a risultare valido”. “Stiamo inoltre attraversando giorni di estrema criticità per l’aumento degli accessi in Pronto Soccorso, con reparti di medicina pieni e l’impossibilità in molti ospedali di accogliere i pazienti in regime di ricovero e di osservazione temporanea – continua il consigliere M5S -. Il mantenimento di persone positive nelle aree filtro del pronto soccorso ha determinato in tutte le strutture, ma soprattutto in presidi come Palmanova, dove già il report ministeriale a seguito delle ispezioni di agosto aveva evidenziato una ‘sovrapposizione nei percorsi dei pazienti Covid e non Covid’, un aumento del rischio di diffusione dell’infezione per l’impossibilità di garantire un adeguato isolamento”. “L’aumento dei contagi in queste settimane è particolarmente significativo, ma i dati mostrano come i vaccini abbiano consentito di contenere il numero di ricoveri a meno della metà rispetto all’inizio del 2021. Tuttavia – aggiunge Ussai -, la previsione di un’ulteriore crescita delle ospedalizzazioni rende necessario intervenire tempestivamente, considerato che già nella situazione attuale i Pronto Soccorso dei nostri ospedali sono sotto forte pressione”. “Nel mese di dicembre, anche a seguito dell’aumento dei casi legati alla variante Omicron, abbiamo depositato un’interrogazione richiamando nuovamente l’attenzione sugli attuali piani pandemici delle Aziende sanitarie, caratterizzati da frammentarietà, disomogeneità e inadeguatezza, e sui necessari aggiornamenti conseguenti anche all’andamento della pandemia –conclude il portavoce pentastellato -. Non è più procrastinabile un Piano condiviso con gli operatori per superare i problemi legati alla saturazione degli spazi e ad altre numerose criticità”.