M5s scioglie la prognosi. Assemblea degli iscritti dice sì ma l’interpretazione resta “forse”

Il dado è tratto, il M5s del Fvg sarà della partita alle regionali in coalizione con il centrosinistra. Almeno questo sembra comunicare la nota “telegrafica” alle redazioni emessa dall’Ufficio stampa del  coordinatore Regionale MoVimento 5Stelle Luca Sut che afferma: “Ieri sera si è svolta l’assemblea regionale degli iscritti in Friuli Venezia Giulia del Movimento 5Stelle nella quale il Coordinatore Regionale Luca Sut ed i Consiglieri Regionali hanno illustrato gli esiti dei confronti avuti fino ad oggi con le altre forze politiche. L’assemblea ha dato mandato ai portavoce di proseguire con i tavoli di confronto sul programma con le forze politiche di area progressista”. Ovviamente i pentastellati che, a nostro modestissimo parere,  non brillano in chiarezza comunicativa (famosi sono il loro quesiti alla base ricchi di bizantinismi quasi che, Si o No, siano insulti) in una nota precedente (di qualche decina di minuti, 40 per l’esattezza), affermavano marcando il territorio: “Pd accetta i nostri 10 punti programmatici, sarà assemblea iscritti a decidere per alleanza”. Non si comprende bene, ma forse è limite nostro, se siano bastati quei 40 minuti a sciogliere la “prognosi”  o se vi saranno altri passaggi decisionali, sembra capire, ma le dinamiche grilline sono spesso da decodificare con codici di lettura particolari, se attendono anche la “prova di sangue” dalle altre forze della potenziale coalizione sui loro famosi 10 punti.  Nel primo comunicato si leggeva testualmente: “Un colloquio franco e sincero con al centro i dieci punti programmatici del MoVimento 5 Stelle quello che si è svolto domenica sera con il Pd. Un primo contatto per delineare un possibile avvio di incontro con il tavolo allargato di area progressista e democratica con le altre forze politiche di cui, alcune hanno già dato orientamento positivo sui punti che abbiamo messo sul tavolo nella conferenza stampa del 10 dicembre scorso. Una convergenza che tuttavia, per il MoVimento 5 Stelle, non esclude una consultazione con i propri iscritti attraverso una assemblea regionale. Solo dopo il via libera da parte di tutte le forze politiche ai nostri 10 punti e alla loro piena approvazione si potrà parlare del candidato. Per il Movimento 5 Stelle, infatti come già detto ampiamente, prima viene il programma poi il candidato. Positivo, infine, lo stop ai Renziani e Calendiani del Terzo Polo che sempre di più si dimostrano sia a livello nazionale che locale orientati su posizioni di centrodestra”. Speriamo che quando saranno finiti i minuetti  sarà più chiaro come si intende sfidare Massimiliano Fedriga puntando, magari, al recupero di quella enorme area del non voto. Comunque bene se alla fine si arriverà a dare agli elettori una alternativa alla destra, del resto se si voleva la prova che il M5s possiede un’anima di sinistra, la prova è proprio nei suoi bizantinismi decisionali che, alla fine, magari di stile diverso, ma sono da decenni fattore caratterizzante della sinistra italiana, speriamo solo che a forza di spaccare il capello in quattro non si arrivi alla “calvizie” elettorale.

Dubbi fugati, una delle due mail “partita per errore”.  L’ufficio stampa pentastellato  ci ha fatto sapere che la mail con i 10 punti era “vecchia”. Ci hanno aggiunto invece un dato interessante pur non quantificandola numericamente, la decisione di proseguire il percorso nel csx è stata presa a grande maggioranza dagli iscritti che hanno votato.