MareDireFare: un festival a Trieste dedicato al “grande blu” per celebrare l’avvio del Decennio degli Oceani

“MareDireFare”, Festival dedicato a mari e oceani, dal 5 al 20 giugno si snoderà tra Trieste e Miramare con un ricco calendario di incontri, workshop, dibattiti con ricercatori, aperitivi scientifici, attività per famiglie e una mostra a cavallo tra Arte&Scienza sul mondo microscopico marino.

Si inizia da lui, il “mare”. Poi viene il “dire”, ossia l’importanza del raccontarlo in tutte le sue sfaccettature e con linguaggi diversi, con le immagini dell’arte, con le parole di chi scrive storie e con quelle di chi sa spiegare la scienza. Infine, c’è l’urgenza dell’agire, del “fare” qualcosa per tutelarne gli equilibri e il funzionamento, preservare i servizi e i benefici che ci fornisce quotidianamente e che rendono possibile la nostra stessa esistenza su questo pianeta.

Organizzato da WWF Area Marina Protetta di Miramare e Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS in collaborazione con Patto di Trieste per la Lettura, Editoriale Scienza e Associazione Museo della Bora e con il patrocinio del Comune di Trieste, “MareDireFare” navigherà su una doppia rotta: da una parte un programma “cittadino” di eventi diffusi presso biblioteche, librerie, centri culturali e associazioni che hanno aderito all’appello lanciato dagli organizzatori, dall’altra un “hub” di attività presso le Scuderie di Miramare che, grazie alla preziosa collaborazione con il Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare e con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ospiteranno la mostra “Microceano” e tanti appuntamenti gratuiti per adulti e famiglie.

Il Festival, alla sua prima edizione, sarà l’evento centrale di un programma pluriennale di divulgazione per il mare ideato da AMP Miramare e OGS, e il primo grande evento che si svolgerà in città per celebrare l’avvio del “Decennio degli Oceani” proclamato dalle Nazioni Unite con l’obiettivo di mobilitare la comunità scientifica, i governi, il settore privato e la società civile in un programma di conoscenza, ricerca e innovazione che porti entro il 2030 ad avere mari e oceani più sani, sicuri, puliti e utilizzati in modo sostenibile.

Ma è alla città che si rivolge principalmente “MareDireFare”: il Festival sarà infatti un momento d’incontro tra la Trieste della scienza e i triestini innamorati del mare. L’occasione per conoscere meglio la vita del nostro golfo e quella del mare che bagna tutti i continenti: per difenderlo e conservarlo vivo e sano, come ogni grande amore che si rispetti.

Il Festival in città
Per 15 giorni, dunque, Trieste si trasformerà in un centro di dibattito, dialogo, racconto e gioco sul mare, tra spettacoli teatrali, letture animate ed itineranti, mostre fotografiche, laboratori creativi e presentazioni di libri che si snoderanno in diversi punti della città, dal Parco di San Giovanni al centro storico, da San Giacomo a Montebello. Tante le librerie, le biblioteche e le associazioni culturali che si attrezzeranno per proporre durante la durata del Festival banchi espositivi e bibliografie aggiornate a tema rigorosamente marino, mentre l’Antico Caffè San Marco ospiterà un ciclo di AperiBlu, appuntamenti tra divulgazione e degustazione sostenibile con l’intervento di ricercatori e biologi marini.
Focus centrale del Festival, ovviamente, l’8 giugno, Giornata Mondiale degli Oceani, con diversi appuntamenti in programma, che sfoceranno alla sera in un evento all’Ariston, in collaborazione con Cappella Underground, per parlare di mare e scienza attraverso i linguaggi del cinema, della musica e del teatro.
Dal 18 al 20 giugno, MareDireFare farà inoltre da cornice all’ormai consueto appuntamento con BoraMata, la festa del vento nella città della Bora, che riporterà le girandole in Piazza Unità e il cui programma verrà lanciato il 15 giugno, Giornata Mondiale del Vento, in un evento alle Scuderie di Miramare.

Il Festival a Miramare
E proprio a Miramare il 5 giugno, Giornata Mondiale dell’Ambiente, si darà il via ufficialmente a MareDireFare, con l’apertura alle Scuderie della mostra “Microceano” e la presentazione del fitto programma di appuntamenti che animeranno l’edificio storico per tutta la durata del Festival.
Tanti gli incontri con i ricercatori delle principali istituzioni scientifiche che si occupano di mare – OGS in primis ma anche Area Marina Protetta, ARPA, Università degli Studi di Trieste e Museo Nazionale dell’Antartide – che proporranno al pubblico diversi temi di stretta attualità: si parlerà di biodiversità, da conservare e ripristinare, e dei servizi ecosistemici che gli oceani ci forniscono, ma anche di fruizione e prelievo sostenibile e delle pressioni a cui sono sottoposti gli ecosistemi marini, dall’inquinamento alle specie aliene, dal riscaldamento globale all’acidificazione degli oceani. Ma non mancheranno anche alcune incursioni nell’arte e nella storia, per parlare del rapporto dei popoli antichi con il mare, delle esplorazioni oceaniche di ieri e di oggi, dal batiscafo Trieste alla nave da ricerca di OGS Laura Bassi, e ancora del rapporto tra Trieste, gli Asburgo e il mare.

Dal dire al fare, si parlerà anche di come i cittadini possano contribuire ai progressi della conoscenza sul mare con le azioni di “citizen science”, mentre laboratori creativi, letture in riva al mare e altri incontri per bambini e famiglie completeranno le proposte del Festival a Miramare.

La mostra
A fare da scenario a questo ricco programma, la mostra “Microceano”, un viaggio alla scoperta del mondo marino microscopico attraverso una feconda contaminazione tra Arte&Scienza.

Curato da WWF Area Marina Protetta di Miramare e Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS, in collaborazione con il Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare e con la collaborazione scientifica della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, il percorso espositivo si svilupperà infatti su due binari interpretativi paralleli: quello scientifico, con pannelli descrittivi e fotografie macro di grande suggestione; e quello artistico, impreziosito dalle opere e installazioni di una ventina di giovani artisti che hanno interpretato il tema ognuno con la propria tecnica e sensibilità.
Grazie all’intreccio di Arte&Scienza, “Microceano” si propone di allargare la percezione collettiva sul mare verso la sua dimensione meno conosciuta perché meno visibile, quella appunto del microscopico: virus, batteri e soprattutto il plancton, con la sua straordinaria biodiversità di forme e funzioni, con i fenomeni di bioluminescenza e di fioriture algali e “maree rosse” balzate agli onori delle cronache nelle ultime settimane, ma soprattutto con il suo ruolo fondamentale per l’esistenza stessa della vita sulla terra.
Perché senza di lui, senza i virus e i batteri che garantiscono il riciclo dei nutrienti, senza il fitoplancton che produce il 50% dell’ossigeno che respiriamo, senza lo zooplancton che sostiene la rete trofica e il funzionamento degli oceani, noi non saremmo qui a parlarne.