Monfalcone: denunciata nuova scorrettezza elettorale targata Cisint
Scrivono in una nota i consiglieri comunali di Monfalcone Cristiana Morsolin e Alessandro Saullo: “Ieri, come gli altri consiglieri dell’opposizione cittadina, abbiamo appreso dalla stampa che uno studio elaborato dall’amministrazione di Monfalcone, riguardante la proposta di modifica di una normativa nazionale sul ricongiungimento familiare, anziché essere presentato alla cittadinanza ed ai consiglieri comunali (di maggioranza ed opposizione, perché eguali siamo per dignità), era diventato occasione per fare campagna elettorale, affidandolo, così recita il titolo sulla stampa, agli “aspiranti onorevoli” tutti aspiranti da una medesima parte, ovviamente. Proprio così, una presentazione ad uso e consumo dei candidati del centrodestra. Nella precisazione, seguita alle nostre rimostranze, l’Amministrazione sembra dire che abbiamo esagerato, si tratterebbe di uno studio, curato da una consulente esterna, a cui ha fatto seguito una normale presentazione alla stampa, con la differenza che, guarda caso, si è deciso di invitare non delle figure istituzionali, ma delle rappresentanze politiche, anche qui guarda caso tutte candidate alle elezioni nazionali. Quanto al merito della proposta leghista, aspettiamo di leggerla quando sarà disponibile anche per i pochi consiglieri di minoranza, augurandoci che, al primo punto, sia ricordato che il ricongiungimento familiare non rappresenta una gentile concessione dello stato, ma il riconoscimento di un diritto costituzionalmente fondato sugli articoli, spesso citati nei comizi della destra, che tutelano la famiglia naturale, il matrimonio, la genitorialità. Il rischio altrimenti è che si faccia solo campagna elettorale, dimenticando che si sta parlando della pelle di persone che lavorano, di madri a volte molto giovani e del futuro di
bambini anche molto piccoli. E dimenticando che una delle cose che raccontiamo nelle scuole è che i diritti non sono, o non dovrebbero essere, solo una questione di soldi”.