Moretuzzo Patto per l’Autonomia: «Alla scuola serve una programmazione seria per la riapertura in sicurezza»

«È assolutamente necessario mettere in atto da subito tutte le strategie possibili per superare la situazione che stanno vivendo i bambini e i ragazzi da ormai più di un anno». Così si esprime il capogruppo del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo a fronte delle ultime dichiarazioni dell’esecutivo regionale in ordine alla riapertura delle scuole.

«La situazione epidemiologica ci ha posto di fronte a problemi nuovi, ma mentre su alcuni settori i ragionamenti per superare la crisi sono avviati da tempo con un importante impiego di risorse finanziarie ed economiche, sulla scuola invece gli sforzi sembrano decisamente più contenuti – continua Moretuzzo –. Il problema della riapertura in sicurezza delle scuole non può limitarsi al tema dei trasporti tanto più che sembra evidente che, a distanza di un anno, alcune situazioni affrontate in questi giorni erano largamente prevedibili e si sarebbero dovuti mettere in campo tutti gli sforzi economici e organizzativi necessari. Quello che manca è un ragionamento complessivo sul mondo della scuola che comprenda una seria programmazione e pianificazione dei trasporti, ma anche un’analisi delle altre criticità e delle possibili gestioni differenziate. Sembra evidente, ad esempio, che nel contesto pandemico attuale le scuole collocate fuori dai centri cittadini abbiano una situazione ben diversa da quelle più centrali. Così come riteniamo che si debbano accelerare le riflessioni e le proposte operative su una diversa strutturazione dei plessi scolastici, sulla gestione degli spazi, sulla didattica all’aperto, senza lasciar passare inutilmente un altro anno».

Il capogruppo del Patto per l’Autonomia sottolinea infine l’importanza di un cambio di prospettiva: «I nostri ragazzi rappresentano il futuro, il domani di questa regione ed è grave che la politica non sia ancora in grado di porre da subito le giuste basi per una visione di ampio respiro; la scuola non può essere considerata meno importante di altri settori della società, le istituzioni devono mettere in atto quanto è necessario per garantire che il prossimo anno scolastico sia un diritto certo per tutti».