Moretuzzo: «Sui flussi migratori servono risposte concrete nel rispetto delle persone e dei territori, non slogan»

«È quantomeno singolare che dopo 5 anni di Governo il Presidente Fedriga lamenti “le criticità che l’accoglienza diffusa continua a presentare”. Dove sono finiti gli slogan della campagna elettorale del 2018? Cosa è stato fatto dall’esecutivo regionale per affrontare il tema dei flussi migratori? La verità è che le sparate come quella delle pattuglie di guardie forestali o delle telecamere a infrarossi, forse in prestito da qualche caveau, a presidio dei sacri confini, sono state efficaci solo per la solita retorica sovranista», commenta il capogruppo del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo, facendo riferimento alle dichiarazioni del Presidente Fedriga a margine della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, oggi a Trieste, al quale ha partecipato il ministro dell’Interno Piantedosi. «La realtà è che i flussi migratori sono un fenomeno epocale che deve essere gestito in modo razionale, nel rispetto della dignità delle persone, dei diritti umani e dei territori coinvolti – continua Moretuzzo –. Non è accettabile che l’unica parola d’ordine sia “respingimenti” mentre tante persone migranti, compresi donne e bambini, dormono ogni notte all’addiaccio nei pressi delle stazioni ferroviarie di Trieste e Gorizia e che tutto sia scaricato sui gruppi di volontari e sulle associazioni che cercano di prestare un minimo di soccorso, senza nessun intervento da parte delle istituzioni pubbliche. Serve un’assunzione di responsabilità rispetto a questo tema, devono essere date risposte concrete e tempestive, alle persone coinvolte e alle comunità e alle zone della regione che sono più interessate da questo fenomeno».