Mosaico. Formazione, artigianato-arte, architettura e design. Convegno a Udine
Mosaico. Formazione, artigianato-arte, architettura e design è il titolo del convegno che si terrà venerdì 29 novembre a Udine, al Salone del popolo, alle ore 17.30.
Organizzato dal Comune di Spilimbergo con la collaborazione del Comune di Udine, della Scuola Mosaicisti del Friuli e dell’Ordine degli Architetti della provincia di Udine, il convegno intende indagare il rapporto tra il mosaico e la cultura del progetto e del design contemporaneo, che apre a questa antica forma d’arte nuove prospettive di crescita e di sviluppo.
Interverranno l’architetto Paolo Coretti e il direttore della Scuola Mosaicisti del Friuli Gian Piero Brovedani, moderati dall’architetto Bernardino Pittino.
In apertura porteranno i saluti Pietro Fontanini (sindaco di Udine), Enrico Sarcinelli (sindaco di Spilimbergo), Stefano Lovison (presidente della Scuola Mosaicisti del Friuli).
L’arte musiva di Spilimbergo è una delle eccellenze italiane: nata da una tradizione profondamente locale, è riuscita a proiettare l’idea di bellezza, preziosità, unicità in una dimensione globale, con prestigiose realizzazioni in tutto il mondo – l’Opera di Parigi, la metropolitana Ground Zero di New York, il Foro Italico, il Santuario di Lourdes sono solo alcuni esempi.
I Laboratori di Spilimbergo (sono circa 60 quelli in attività) continuano oggi a lavorare sul pezzo unico, sull’opera interamente fatta a mano, in un processo di alto artigianato che va dal reperimento delle pietre naturali con la scelta dei colori, al taglio dei materiali, fino alla composizione delle tessere.
L’obiettivo del convegno è quello di fare il punto su un’arte specialistica, il mosaico, coniugata con il gusto ed il trend dell’architettura e del design contemporaneo. Il mosaico è stato una delle prime forme d’arte e il sistema di produzione rimane in parte di tipo tradizionale: strumenti e materiali sono gli stessi di 2000 anni fa. Ciò che è cambiato è certamente l’aspetto stilistico. La tecnologia è utilizzata come supporto alla fase progettuale. Tutto viene fatto a mano, compreso il taglio delle tessere con la “martellina”, strumento di cui ogni mosaicista è gelosissimo. Ciascuno di loro ha poi una specializzazione: chi i volti, chi i motivi floreali e così via. I prodotti realizzati possono essere definiti sartoriali, perché nascono dall’incontro e dal confronto con i committenti, per poi cucire su misura un abito che andrà a vestire le superfici orizzontali o verticali. Eppure anche il mosaico punta all’innovazione, investendo in una ricerca costante di nuove tecnologie d’avanguardia e materiali.
Oggi il mosaico viene utilizzato per creare delle opere capaci di rispondere a gusti ed esigenze attuali e per realizzare nuove proposte decorative che fondano le loro radici nella tradizione e che uniscono il valore del design con il fascino dell’artigianato italiano.
Il convegno gode del sostegno dell’ordine degli Architetti della Provincia di Udine, con il riconoscimento di due CFP ai soci che si iscrivono.