Mostra Tullio Silvestri – Artista d’Europa fra Trieste e il Friuli – dal 6 ottobre tra Trieste e Zoppola (PN)

Tullio Silvestri, Autoritratto con tavolozza, olio. Collezione privata

«Tutto il mondo è pittura, nient’altro che pittura» scrisse Tullio Silvestri con il suo sguardo costantemente rivolto all’umanità, un’attenzione alla vita che fissava sulla tela nella sospensione di un attimo. “Tullio Silvestri artista d’Europa fra Trieste e il Friuli” è il titolo della prima mostra monografica di ampio respiro dedicata all’artista veneziano nei sessant’anni dalla scomparsa. Una duplice esposizione allestita nella Galleria Civica d’Arte “Celso e Giovanni Costantini” di Zoppola, dove Silvestri visse per trent’anni, e nel Civico Museo della Civiltà istriana, fiumana e dalmata di Trieste, sua città di adozione. La prima inaugurazione sarà venerdì 6 ottobre a Trieste dove la mostra proseguirà fino al 3 dicembre; la seconda inaugurazione sarà a Zoppola il 7 ottobre e si concluderà il 7 gennaio 2024. L’ingresso è gratuito ad entrambe le esposizioni. Una puntuale ricognizione in collezioni pubbliche e private, supportata da un’accurata analisi delle fonti, ha permesso ai curatori Stefano Aloisi, Elisabetta Borean ed Enrico Lucchese di dare il meritato risalto all’operato di Tullio Silvestri collocandolo in un ruolo non secondario nel panorama artistico contemporaneo. Tullio Silvestri (Venezia 1880- Trieste 1963) è stato un artista libero ed eclettico, una personalità artistica di notevole spessore, versata nella pittura, nella musica e nella letteratura che in nome di una convinta indipendenza espressiva si sentì libero di ritrarre tanto il grande poeta James Joyce quanto l’umile contadino friulano; una figura paradigmatica e di respiro internazionale, a contatto con la grande cultura del primo Novecento a Trieste e nel resto d’Italia.

Tullio Silvestri, Contadino in riposo, olio. Pordenone, Museo Civico d’Arte

Tullio Silvestri artista d’Europa fra Trieste e il Friuli è un progetto culturale del Comune di Zoppola a cura di Stefano Aloisi, Elisabetta Borean ed Enrico Lucchese, sostenuto e finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia col il partenariato di nomi importanti quali: l’Istituto Regionale per la Cultura istriano-fiumano-dalmata di Trieste, la Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste, il Comune di Trieste con i musei Revoltella e il Civico Museo del Mare, il Comune di Pordenone con il Museo Civico d’Arte e Arcometa Consorzio Turistico fra le Pro Loco.

Artista d’Europa fra Trieste e il Friuli

Nato a Venezia e operoso prima a Trieste e poi a Zoppola in Friuli, Tullio Silvestri è noto per i rapporti di amicizia con James Joyce, Italo Svevo, e altri intellettuali del Novecento. Apprezzato per i monotipi alle Biennali e in numerose mostre in Italia e all’estero, fu pure un pittore di cavalletto legato alla pittura impressionista tedesca e ai suoi temi realistici ammirati negli anni della formazione.
Il titolo della mostra riassume perfettamente la capacità di Silvestri di attingere ai grandi movimenti culturali e artistici europei e di restituirli in una propria personale interpretazione. Una capacità di visione con cui Silvestri diede lettura contemporanea ad un mondo ancora antico e pienamente ottocentesco come era il mondo rurale di cui era intrisa la vita quotidiana nella pianura pordenonese.

 

Tullio Silvestri, Ritratto di Gian Francesco Malipiero, 1920, monotipo. Firenze, Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi

Temperamento vigoroso e spirito inquieto, esuberante ma spontaneo, sincero, figlio di artisti suonatori che giravano il mondo, Silvestri raffigura quanto osserva quotidianamente trovando ispirazione in ciò che lo circonda. Con il suo sguardo rivolto costantemente all’umanità affrontò diverse tematiche quali la ritrattistica, il sacro, il lavoro, vedute e interni, momenti di svago; soggetti che si configurano come un suggestivo reportage sulla vita di quel popolo minuto che tanto lo stimolò. Fu molto apprezzato per la sua specializzazione nella tecnica del monotipo che perfezionò fino a raggiungere notevoli effetti pittorici.

 

Intrattenne rapporti di amicizia oltre che con James Joyce e Italo Svevo anche con molte altre personalità di spicco dell’arte e della cultura del suo tempo; intrattenne rapporti epistolari, tra gli altri, con Mario Praz, Dino Buzzatti, Ugo Ojetti, Giani Stuparich, Antonio Maraini, Giuseppe Marotta, Biagio Marin. Dopo la breve frequentazione dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, girovagò per tutta Europa per tornare pressoché autodidatta brevemente a Venezia e approdare a Trieste nel 1906. Nel 1928 si trasferì a Roma da dove si mosse nuovamente a breve distanza per prendere dimora nel paese friulano di Zoppola che, infine, l’artista scelse come sua patria definitiva. Tullio Silvestri morì a Trieste il 28 febbraio del 1963. Ebbe una vita intensa durante la quale, con orgoglio, difese la sua arte e dipinse la realtà.

 

 

Monografia

Per il sessantesimo dalla scomparsa dell’artista e in occasione della mostra Tullio Silvestri artista d’Europa fra Trieste e il Friuli verrà presentata una prestigiosa monografia che vuole far conoscere l’arte di Silvestri a un pubblico largo e di specialisti, interpellando sette autori che hanno approfondito alcuni temi specifici: Patrizia Fasolato, Susanna Gregorat, Enrico Lucchese, Elisabetta Borean, Stefano Aloisi, Piero Delbello e Sergio Vatta.