Niente botti ma evocate le “bombe a mano”. Fedriga si scaglia contro le opposizioni. Disturbano la sua narrazione e le balle di Riccardi

Nella sua recente intervista di fine anno, il presidente della giunta regionale Fvg Massimiliano Fedriga non solo torna sulla sua narrazione che tutto va bene, rivendicando risultati straordinari. Aiutato non poco dalle domande piuttosto edulcorate tanto da apparire un tutt’uno con le risposte Fedriga annuncia la sua possibile ricandidatura nel 2023 o quantomeno non la esclude ma soprattutto in un passaggio attacca le opposizioni con parole che faranno salire la temperatura dello scontro in consiglio regionale, secondo Fedriga: “L’opposizione fa il suo lavoro, ma alcune critiche sono state veramente fuori luogo. Come se l’aumento dei contagi, ad esempio, fosse colpa mia oppure del vicepresidente Riccardo Riccardi. Il problema vero, però, è che negli attacchi hanno usato una sorta di bomba a mano politica, mettendo dentro tutti, anche gli operatori che, giorno dopo giorno, combattono in prima linea a difesa della sanità pubblica”. Inutile dire che soprattutto questo passaggio ha fatto salire istantaneamente la pressione alle opposizioni che in realtà, per ovvie ragioni relative alla pandemia, nei mesi passati non hanno certo fatto barricate. A parlare in una nota il segretario regionale del Pd Cristiano Shaurli che commenta: “Nemmeno una parola per gli oltre 4000 morti di Covid, per i troppi caduti sul lavoro o per chi rischia il posto. Nemmeno una parola sulla sfascio della sanità, anzi prodigo di elogi per chi ne ha guidato il naufragio. Fedriga in fine 2021 mostra il peggio di sé, superbia, racconti di comodo, corti di signorsì e disprezzo per l’opposizione democratica. Un altro anno di sofferenze per il Fvg spacciato come un successo dal presidente fedele a Salvini: non ci faremo mai intimidire da questi attacchi e da questi imbarazzanti stravolgimenti della realtà. Siamo l’alternativa alla Lega e, piaccia o non piaccia a Fedriga, la nostra opposizione può solo diventare più dura”. Ussai: “Fedriga si faccia esame di coscienza invece di scaricare responsabilità”. Non certo tenero con Fedriga il M5s per bocca del consigliere Andrea Ussai: “Fedriga si faccia un esame di coscienza e spieghi perché il Friuli Venezia Giulia sia ormai da più di un anno tra le peggiori regioni italiane nella gestione della pandemia. Come sempre, chi governa la Regione preferisce accusare gli altri piuttosto che prendersi qualche responsabilità”. Afferma il consigliere pentastellato che aggiunge: “Il Friuli Venezia è stata tra le peggiori regioni per mortalità tra seconda e terza ondata, risultando l’unica in Italia a rimanere sopra la soglia critica nell’occupazione delle terapie intensive – ricorda Ussai -. Per tutta risposta, abbiamo assistito a un processo ai professionisti che denunciavano le tante criticità legate al conteggio dei posti letto di terapia intensiva, alla totale mancanza di ascolto e allo scollamento tra i medici e i vertici della sanità. Problematiche peraltro pienamente confermate dal report ministeriale a seguito delle ispezioni di agosto a Gorizia e Palmanova”. “Stiamo raccogliendo i frutti delle scelte sbagliate fatte dall’assessore Riccardi, e avvallate da Fedriga, a partire dai vertici delle Aziende sanitarie – sottolinea l’esponente M5S -. La sanità regionale sconta una totale mancanza di visione, confermata dagli atti aziendali: quelli proposti da ASUGI e ASFO hanno raccolto numerose e pesanti critiche, quello di ASUFC ancora non c’è ma le indiscrezioni fanno emergere molte perplessità. Di certo ognuno va per la sua strada, senza una prospettiva di insieme e con scelte che paiono legate più a logiche politiche che a bisogni di salute”. “Ma per il presidente della Regione è l’opposizione a ‘lanciare bombe a mano’, confermando la strategia dello scarica barile dopo anni di omissioni e falsità quando abbiamo chiesto chiarimenti sulle tante mancanze del nostro sistema sanitario, nonostante l’impegno encomiabile degli operatori – conclude Ussai -. Il nostro atteggiamento è stato fin troppo responsabile di fronte a questo scempio”. Pesantissimo anche il consigliere di Open Fvg Furio Honsell che apostrofa Fedriga dandogli del bugiardo: “E’ molto grave che un presidente di regione, Fedriga, nell’intervista di fine d’anno dica una menzogna nei confronti dell’Opposizione. Non ne dovrebbe aver bisogno. Mai l’opposizione ha criticato gli operatori sanitari in prima linea, a cui invece sono sempre andati gli elogi e il sostegno. Fedriga ha dimenticato che è stata proprio l’Opposizione a prendere le difese dei sindacati della sanità quando chiedevano maggiore attenzione. In particolare proprio il sindacato degli anestesisti che si trovavano in prima linea è stato difeso dall’Opposizione, mentre invece l’Assessore Riccardi ed alcuni vertici della sanità regionale di nomina politica cercavano di squalificarli, in un’odiosa audizione in Consiglio Regionale. Proteste dei sindacati, che poi si sono rivelate corrette dopo l’ispezione dei commissari ministeriali. L’opposizione e Open Sinistra in particolare hanno invece sempre elogiato il personale impegnato. Ormai innumerevoli volte ho chiesto di potenziare e stabilizzare il
personale sanitario, che si dichiara stremato e numericamente insufficiente. E’ stata piuttosto la politica di Fedriga che mira ad una sanità di prestazione privata a non volere fare delle assunzioni. Parlare poi di “bombe a mano” è proprio una metafora fuori luogo che indica la mancanza di una strategia anche lessicale. Rispediamo al mittente la menzogna di Fedriga, che invitiamo a guardarsi allo specchio nel 2022.”