“Nuova” ricetta Riccardi per ridurre le liste d’attesa in sanità Fvg: aumentare i fondi per i privati

La notizia diffusa con le solite modalità “esclusive” dall’assessore Riccardo Riccardi prevede un investimento da dieci milioni per ridurre le liste d’attesa in regione allargando le visite anche al sabato e domenica e il prolungamento degli orari giornalieri è ovviamente la solita azione propagandistica così come la “minaccia” alle tre aziende sanitarie del Friuli Venezia Giulia di avere un mese per adeguarsi, l’unica parte della notizia degna di credito, reale obiettivo dell’operazione, è quella dove si annuncia: l’aumento dei budget per l’acquisto di prestazioni dal privato accreditato. Mentire preventivamente era stato proprio lo stesso assessore quanto a metà giugno commentava con prudenza il piano nazionale per l’abbattimento delle liste d’attesa dal quale scaturisce ora il nuovo “piano” Riccardi. In poche settimane deve aver pianificata quantomeno la strategia comunicativa dato che a giugno era cauto nel valutare quali potevano essere effettivamente le conseguenze del piano nazionale per il taglio delle liste d’attesa, presentato dal Governo e al quale, evidentemente, alla fine si è accodato. Secondo il Riccardi di Giugno le riduzioni si scontravano con procedure amministrative macchinose anche se già allora era presente una stoccatina ai medici sull’appropriatezza delle prestazioni. Ora è tutto risolto, l’annuncio è fatto, e se l’operazione non riuscirà, sarà come sempre colpa di qualcun altro. A pensare che si tratti di annuncio propagandistici ma soprattutto di un modo per dare più soldi ai privati, anche il responsabile regionale Salute del Pd Fvg Nicola Delli Quadri, che in una nota scrive: “Gli annunci propagandistici sul recupero delle decine di migliaia di prestazioni sanitarie inevase e dei corrispondenti tempi di attesa evidenziano una serie di criticità né affrontate adeguatamente né risolte. Non risulta una regia e un coordinamento da parte della Regione. Le Aziende Sanitarie operano in una sorta di autonomia differenziata, ognuna per sé e non sulla base di priorità o criticità vissute dai malati. Si insiste sulla necessità di aumentare il finanziamento per i privati, quando le risorse per gli stessi impegnate fino ad ora non hanno portato alcun risultato di rilievo in tema di riduzione dei tempi di attesa”. Delli Quadri sottolinea come vada riconosciuta e apprezzata “la disponibilità degli operatori del servizio sanitario regionale che hanno accolto la richiesta di più ore di lavoro, fino alla sera e nei giorni di consueto riposo”, Delli Quadri esorta l’assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi a ricordare che “il suo primo dovere istituzionale è quello di essere amico di tutti gli operatori che consumano la loro vita professionale sottopagati, con turni massacranti e in climi di lavoro, a dir poco, deprimenti. Non solo dei privati”.
E riferendosi a quanto prospettato in merito a un’organizzazione in cui “andrebbero al pubblico le urgenze e le emergenze, al privato le attività programmate e ben retribuite”, Delli Quadri sostiene che “questo sarebbe il definitivo sacrificio di un patrimonio di conoscenze, dedizioni, esperienze, capacità organizzative da decenni al servizio e a tutela della salute della popolazione del FVG”. Quindi, ribadisce l’esponente dem “Fedriga e Riccardi non sono la soluzione del problema, ne sono la parte fondante e integrante”.