Nuovo presidio sabato davanti l’Ospedale di San Vito a un anno dalla chiusura del punto nascite
È passato un anno dalla chiusura del punto nascita e tre da quando il Coordinamento sanvitese si è attivato in difesa del Servizio sanitario pubblico. Sabato prossimo 23 novembre alle 10, si legge i una nota, è stato indetto un presidio davanti l’Ospedale di San Vito. “L’assessore Riccardi, si legge nella nota stampa, ci conosce bene ormai, ci attacca anche quando non siamo presenti, com’è successo qualche giorno fa a San Vito, ma con la nostra azione lo abbiamo costretto a rispettare le leggi regionali e nazionali sulle liste d’attesa attivando i percorsi per il rispetto del Diritto di Garanzia. Per questo la nostra azione continua: noi non crediamo che sia un problema di soldi, ma di dove si vuole investire questi soldi. È dal 2022 che chiediamo la chiusura della convenzione per l’ostetricia con la clinica privata di Pordenone perché resa inutile dal calo della natalità. Ritenevamo e lo pensiamo ancora, che la scelta fosse inevitabile per poter garantire il funzionamento dei punti nascita pubblici, come quello di San Vito. Non farlo è una scelta politica come lo è il pasticcio combinato con il servizio di radiologia di ASFO, scelta che da anni ha reso inefficiente e costosa la diagnostica per immagini a beneficio di chi vende tali prestazioni al servizio pubblico.
Ribadiamo :
– Riapertura del punto nascita
– Chiusura della convenzione col San Giorgio
– Politiche di attrazione di operatori qualificati nel servizio pubblico
– Salviamo un bene collettivo, salviamo il servizio sanitario pubblico, equo e universale!”