Oggi sciopero nazionale dei lavoratori del gruppo telefonico TIM contro lo scorporo della società

Contro le ipotesi di scorporo della rete, per l’unicità dell’Azienda a difesa della tenuta occupazionale delle lavoratrici e dei lavoratori delle aziende del Gruppo TIM, per un piano industriale a servizio della comunità e non della finanza. In un Paese dove il settore delle Telecomunicazioni è stato lungamente martoriato, la peggiore privatizzazione della storia che ha coinvolto TELECOM ITALIA sta arrivando al suo epilogo. Si apre così il comunicato che annuncia lo sciopero nazionale di lavoratori del gruppo telefonico TIM che si svolgerà per tutta la giornata di oggi.  Negli ultimi 6 mesi, prosegue la nota,  abbiamo cercato di far capire alla politica la gravità della situazione ma, dopo un giro di colloqui con i parlamentari che ha investito tutto l’arco costituzionale, la politica ci ha lasciato soli sulla vertenza Tim. Siamo stati accompagnati da un silenzio mediatico assordante. Si sta distruggendo l’ex monopolista delle tlc e 100 anni di storia industriale del Paese e non c’e’ uno straccio di dibattito pubblico su questo tema che riguarda tra diretti (43 mila) ed indotto (40 mila) circa 83 mila posti di lavoro in un settore strategico per il Paese. Ci stanno dicendo che stanno facendo la società pubblica della rete ma se poi, come da ipotesi frutto di indiscrezioni di stampa, il 60% del controllo di tale società va ai fondi diviso equamente fra Kkr e Macquaire e solo il 40% a CDP (cassa depositi e prestiti), non è proprio come ce la stanno raccontando.  La politica di fatto sta avallando nelle sedi parlamentari il piano industriale dell’ad Pietro Labriola che verrà presentato nei dettagli il prossimo 7 luglio e che prevede lo smembramento del gruppo. Per questo i sindacati il 21 giugno hanno organizzato uno sciopero nazionale con una manifestazione nazionale a Roma in Piazza Bocca della Verità
per:

I sei punti di rivendicazione:
• la difesa dell’occupazione delle lavoratrici e dei lavoratori delle aziende del Gruppo Tim
• un’infrastruttura pubblica e per il rilancio strategico ed industriale di TIM
• il diritto universale alla connessione
• un piano industriale a servizio della comunità e non della finanza
contro:
• il piano di taglio dei costi del lavoro irricevibile presentato il 16 Maggio 2022
• contro la distruzione dell’azienda
Riteniamo che TIM sia un’azienda strategica, già drasticamente ridimensionata dalle operazioni finanziarie precedenti, che non può e non deve essere definitivamente distrutta. L’Italia, se vuole avere un ruolo nel mercato delle TLC Europeo, non può rinunciare ad avere un “campione nazionale” a controllo pubblico.