Onnipresente logo “io sono Fvg” oscura le identità dei territori del Friuli e di Trieste

Ovunque! Non c’è sagra, locandina, iniziativa culturale o sportiva che non veda il logo “io sono fvg” . A pagamento, imposto, suggerito, talvolta condiviso. Ma a che prezzo? Quanto spende la Regione per uno slogan che dovrebbe promuovere l’immagine del nostro territorio e che, invece ha solo un fine interno, politico-elettoralistico, oscurando le identità dei territori del Friuli e di Trieste?

Per chi sostiene che questa regione è “una”, come sempre è utile leggere i report economici che pubblica periodicamente la Camera di Commercio di Pordenone e Udine. Questa volta il dato che salta agli occhi è quello relativo alla transazioni immobiliari dove Trieste, con Gorizia al seguito, segna un + 17% contro il dato di Udine e Pordenone che è attorno a – 1%. Una differenza abissale che indica un progressivo ristagno dell’economia legata al mattone, del Friuli centrale e occidentale, un indice delle diverse realtà tra Friuli e Trieste e della conseguente necessità di curare i due territori in modo autonomo.

Nel frattempo a Trieste si inaugura il quarto ospedale (Cattinara, Maggiore, Burlo e ora “di comunità”) mentre in Carnia mancano i medici di base e perfino i pediatri, per non parlare della situazione delle liste d’attesa dell’intero Friuli.

Il Presidente del Comitato per l’autonomia e il rilancio del Friuli
Paolo Fontanelli