Ospedale di San Daniele, le opposizioni presentano una mozione «Evitare il depotenziamento del presidio e favorire il rapporto con il territorio»
Una mozione in Consiglio regionale affinché la Giunta si attivi per trovare soluzioni che evitino il depotenziamento dell’ospedale di San Daniele. Questo il contenuto dell’atto presentato dai consiglieri di opposizione Simona Liguori (Cittadini), Furio Honsell (Open – Sinistra FVG), Mariagrazia Santoro (PD), Massimo Moretuzzo (Patto per l’Autonomia) e Cristian Sergo (Movimento Cinque Stelle). Il tema è sostenuto anche da tanti professionisti della sanità, tra cui, non ultimo, un gruppo di ex primari del nosocomio che insieme agli amministratori locali esprimono da tempo preoccupazione per le sorti dell’Ospedale di San Daniele. «L’attenzione è massima – spiega Liguori – anche perché l’Ospedale Sant’Antonio di San Daniele, che registra dai 25 mila ai 28 mila accessi all’anno, rappresenta un sicuro punto di riferimento per la salute dell’intera comunità collinare e del Medio Friuli e vista la sua grande importanza va preservato in tutte le sue funzioni».
Honsell aggiunge: «Il ruolo degli ospedali periferici anche come d’accordo con la sanità territoriale va infatti completamente rivisto dopo la pandemia, e non va assolutamente ridimensionato»; quindi Santoro sottolinea che «la Giunta Fedriga continua a contraddirsi nelle scelte che fa. Auspichiamo che venga presentato una volta per tutto l’atto aziendale dove sia scritto nero su bianco cosa vogliono fare. Servono chiarezza e trasparenza. Questo è quello che chiediamo: cosa che finora non è avvenuta, con un direttore che non ha chiarito proprio nulla». Il consigliere Moretuzzo conclude: «Le preoccupazioni espresse sul futuro dell’ospedale devono trovare ascolto e deve essere avviato un dialogo costruttivo che, al netto di pregiudizi e sterili polemiche, avvii un percorso di rafforzamento della sanità territoriale con cui porre al centro le comunità locali della Collinare e del Medio Friuli con le loro specifiche esigenze».