Patto per l’Autonomia sulla necessità di un’analisi complessiva del sistema sanitario «affrontare i nodi fondamentali»
«Questo assestamento, con una dotazione finanziaria assolutamente rilevante, viene discusso in un momento particolare per la sanità regionale sulla quale sarebbe stato necessario un ragionamento tanto sul lungo quanto sul più breve periodo», osserva il capogruppo del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo, a margine della discussione odierna (30 luglio, ndr) sull’articolo 9 dell’assestamento relativo al servizio sanitario regionale.
«Rispetto alla prospettiva di breve e medio periodo sono sicuramente interessanti le risorse stanziate pari a 5 milioni di euro per misure di contrasto alla pandemia rispetto alle quali – continua Moretuzzo – l’auspicio è che una quota rilevante venga utilizzata anche per il tracciamento, sistema che ha evidenziato lacune e criticità in alcuni momenti dell’emergenza pandemica e che però, adeguatamente rafforzato, può diventare uno strumento chiave per la ripresa di alcuni settori, in particolare per garantire alle scuole di rimanere aperte per le nostre ragazze e i nostri ragazzi. Lo sguardo sul breve periodo è indispensabile anche per affrontare le conseguenze dell’ultimo anno e mezzo, come le liste di attesa. È evidente la necessità di un atteggiamento pragmatico e non ideologico in questo momento, rispetto al quale il ricorso alle convenzioni con le strutture private può essere un aiuto se inteso solo nel “qui e ora” rispetto a un oggettivo contesto emergenziale, fugando ogni possibile dubbio su una sua adozione quale modalità organizzativa ordinaria. Infine – aggiunge il capogruppo del Patto per l’Autonomia – quello che serve è una riflessione di prospettiva, che tenendo presente un più ampio orizzonte temporale, sappia capire di quali risorse abbisogna la sanità pubblica per rafforzarla. E perché ciò avvenga sarebbe opportuno che il Presidente Fedriga, nell’ambito della programmata revisione dei patti finanziari con lo Stato, dedicasse un focus sul tema della sanità regionale. Ma le risorse finanziarie a ben poco serviranno se non accompagnate da una seria riflessione e da una capacità progettuale in grado di scardinare i vecchi modelli per abbracciarne di nuovi, in grado di guardare oltre alla situazione contingente dell’ultimo periodo per aprirsi alle nuove prospettive della società».
Proprio in questa direzione va una mozione, che verrà depositata nei prossimi giorni dal Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia e che, come evidenzia Moretuzzo, «sarà l’occasione per ragionare in Consiglio sull’importanza di una revisione dei modelli abitativi e assistenziali per la terza età».