Pellegrino (AVS). Scuola: il ridimensionamento delle classi e la riduzione dei dirigenti peggiorerà la situazione
“Leggo con preoccupazione quanto scrive il consigliere Novelli in materia di ridimensionamento scolastico. Novelli scambia il dimensionamento scolastico con la diminuzione delle Dirigenze.” Così commenta la Consigliera Regionale Serena Pellegrino, Alleanza Verdi e Sinistra, a seguito dell’articolo apparso su un quotidiano locale del Presidente della Commissione Istruzione in Consiglio Regionale. “Il problema non sono gli accorpamenti, ma le modalità con cui vengono effettuati, che spesso non tengono conto di dinamiche tra le scuole che dentro nei comprensivi peggiorano. Novelli non sa che l’80% delle dirigenze lavora già su più sedi (tutti i comprensivi e quasi tutti gli ISIS, non dei capoluoghi)? Il dimensionamento di cui si è parlato, e non certo vivacemente come ha detto il Presidente della VI Commissione permanente, è un provvedimento in cui si stabilisce la consistenza degli istituti e contemporaneamente si applicano 38 deroghe nel 1° ciclo e oltre una decina di aggiustamenti nel secondo ciclo. Va esplicitato che è un falso dimensionamento, che quindi stabilisce parametri sugli Istituti che non vengono rispettati.” E prosegue la Vice Presidente della IV Commissione “La Carnia è quasi tutta in deroga, ma non c’è un chiaro progetto. Molti comuni al momento sono impegnati a ristrutturare edifici scolastici, con il dimensionamento fatto per deroghe, questi saranno quasi deserti. Inoltre non si fa menzione in merito alle delle Scuole dell’infanzia, non si dice nulla delle sezioni primavera, considera i nidi una squisitamente questione privata. Nel secondo ciclo l’aumento degli indirizzi senza la chiusura di quelli non frequentati, porta nelle zone periferiche a classi piccole o, peggio, a pluriclassi anche nelle superiori. Il dimensionamento non affronta il problema delle pluriclassi che tolgono organico ai comprensivi (38 deroghe), né prende atto di una diminuzione delle nascite per applicare parametri chiari per il futuro. La dirigenza “incalza l’esponente di Opposizione “non è una questione di numeri, ma di agibilità organizzativa e di integrazione territoriale. Invece viene vista come numero da raggiungere. È vero che la regione mette molte risorse, ma sono erogati a pioggia non a progetto perché il progetto non c’è. Pare – conclude Pellegrino – che alla maggioranza di governo in Regione la scuola non interessi granché e che venga rappresentata come mero costo e non come investimento per la Regione di domani.”