“Per Roma e per il centrodestra, su Trieste più importante l’ovovia del Porto”

“È chiaro che nella definizione delle priorità strategiche per Trieste, il Governo ha idee molto confuse e c’è da chiedersi chi contribuisca a generare questo penalizzante stato di cose.

Le file dei tir che in questi giorni si registrano agli ingressi dei terminal portuali, ribadiscono la necessità di intervenire in maniera strutturale sulla viabilità interna allo scalo facendo comprendere una volta di più quale sia la centralità per il futuro del Porto dei finanziamenti statali – al momento non confermati – per i lavori della Stazione di Servola.

E nelle stesse ore in cui la Giunta comunale di Trieste licenzia la variante al piano regolatore generale per la realizzazione del tratto di risalita della cabinovia, non si può evitare di riportare la mente alle giornate triestine in cui il Ministro Salvini annunciava di avere i fondi per l’ovovia.

Senza voler mettere in contrapposizione le due partite non possiamo però davvero credere che non sia chiara la scala di priorità: da un lato il futuro di uno scalo portuale strategico per l’area e gli attuali equilibri economici occidentali, dall’altra il feticcio elettorale di una Giunta comunale che cerca disperatamente di traguardare almeno uno fra i tanti obiettivi mancati.

Da una parte la necessità di reperire fondi imprescindibili per realizzare opere fondamentali per garantire la sostenibilità di traffici portuali in crescita, dall’altro la compensazione politica ad una chiara inefficienza che ha portato il Comune di Trieste a perdere fondi europei.

C’è da auspicare che Regione e Comune, che vantano solide relazioni romane, siano capaci di ribadire la centralità del Porto di Trieste, non solo per questo territorio ma per l’Europa, autorizzando il ricorso alle risorse del pnrr o, in caso contrario, velocizzando il reperimento di risorse alternative come di fatto già accaduto per l’ovovia.

Arturo Governa Vice segretario regionale di Azione Fvg