Piattaforma dell’UE per l’energia: prima gara d’appalto per l’acquisto in comune di gas. La Ue torna alle radici
L’Europa ritorna alle sue radici, l’agressione della Russia all’Ucraina e le successive vicende energetiche hanno spinto la Ue a ritrovare un pezzo delle proprie radici. Parliamo del trattato CECA del 1951 che è all’origine delle istituzioni dell’UE, così come le conosciamo oggi. All’indomani della Seconda guerra mondiale, l’istituzione della comunità CECA rappresentò un primo passo nel processo di integrazione europea. Il trattato istituì la Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA) che vede l’adesione di sei stati (Belgio, Germania, Francia, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi) per introdurre la libera circolazione del carbone e dell’acciaio e garantire il libero accesso alle fonti di produzione. Un elemento importante era stata l’istituzione di un’Alta Autorità che ha il compito di: vigilare sul mercato; monitorare il rispetto delle regole della concorrenza; garantire la trasparenza dei prezzi. Oggi spinta dalla necessità la Commissione europea ha lanciato questa settimana la prima gara d’appalto internazionale per l’acquisto in comune di gas a livello dell’UE, sfruttando il peso economico collettivo dell’Unione attraverso il meccanismo AggregateEU, di recente creazione. In questa prima gara d’appalto, 77 imprese europee hanno presentato richieste per un volume totale di 11,625 miliardi di metri cubi di domanda di gas. La domanda di GNL è pari a 2,781 miliardi di metri cubi, mentre 9,554 miliardi di metri cubi sono richiesti per la consegna tramite gasdotto. I fornitori internazionali di gas, esclusa la Russia, sono ora invitati a rispondere alla gara presentando le loro offerte per rifornire i clienti europei. La prima gara d’appalto riguarda le forniture di gas dal giugno 2023 al maggio 2024.
“Con AggregateEU abbiamo creato un nuovo mercato in Europa, che aumenterà la nostra sicurezza energetica in vista del prossimo inverno e contribuirà a riempire i nostri depositi di gas”, le parole del vicepresidente Maroš Šefcovic. “È anche un’opportunità per i fornitori internazionali di gas di ampliare la base dei loro clienti. Si tratta dunque di un esercizio vantaggioso per tutti”. L’acquisto in comune di gas da parte dell’UE è stato introdotto in risposta alla crisi energetica innescata dall’invasione russa dell’Ucraina, nel quadro degli sforzi dell’UE volti a procedere il prima possibile alla graduale eliminazione delle forniture di gas russo e del piano REPowerEU. È aperto a tutti gli Stati membri e alla Comunità dell’energia dell’Unione Europea. Ulteriori gare d’appalto verranno lanciate dopo i prossimi esercizi di aggregazione della domanda, previsti per giugno, agosto, ottobre e dicembre 2023. Finora, circa 107 imprese hanno aderito all’acquisto in comune di gas attraverso lo strumento AggregateEU.